Arrembaggio Lazio manca solo un punto
CHAMPIONS, SFIORATA L’IMPRESA A DORTMUND
Immobile firma l’1-1 su rigore, nel finale Bürki è super. Con il Bruges basta il pari
Assedio e rimpianti. E’ finita con il Borussia Dortmund alle corde e un’altra prodezza di Burki, volato all’incrocio dei pali per schiaffeggiare in angolo la punizione velenosa di Andreas Pereira, l’ex Manchester United sganciato da Inzaghi per l’ultimo assalto. I tedeschi hanno resistito, strappando un pareggio che li mantiene al primo posto del girone e garantisce la qualificazione con un turno d’anticipo. Alla Lazio, tuttora imbattuta, non bastano gli applausi e un orgoglio infinito. Servirà un altro sforzo martedì all’Olimpico con il Bruges per l’ingresso agli ottavi. Simone avrà due risultati su tre a disposizione per centrare un’impresa che avrebbe meritato di raggiungere al Signal Iduna Park. Immobile, nel suo vecchio stadio, ci ha messo la firma segnando (su rigore) il quarto gol in tre presenze e ha mancato per un soffio la doppietta, negata due volte dal portiere svizzero del Dortmund. Ha trascinato una Lazio piena di orgoglio e di coraggio per rimontare il gol concesso a Guerreiro in fondo a un primo tempo equilibratissimo. Ciro è stato grande protagonista e in attacco ha riempito la scena da solo. E’ saltato il duello con Haaland, fermato da un infortunio.
A SCACCHI. Un bel vantaggio per Inzaghi, ma il potenziale tedesco resta enorme. Favre ha scelto Reus finto centravanti puntando sui tagli di Reyna e Thorgan Hazard. Sancho in panchina con Witsel. Più robusta e dinamica la linea mediana rispetto all’Olimpico con il recupero di Delaney accanto al baby prodigio Bellingham. Partita a scacchi sino all’intervallo. Primi quindici minuti di palleggio infinito, con una qualità tecnica altissima, del Borussia. La Lazio, raccolta dietro la linea della palla, scivolava bene senza concedere corridoi e farsi ingannare per l’imbucata. Intorno al ventesimo ha preso campo e coraggio, è venuta fuori con personalità e girava palla con calma. I tedeschi si erano messi in pausa dopo un avvio pieno di aggressività, pronti a saltare sulle caviglie di Leiva e di Milinkovic, recuperato dal Covid, non ancora ai suoi livelli. Soliti ricami di Luis Alberto, mancava l’acuto negli ultimi 30 metri. Immobile per tre volte ha provato ad appoggiarsi a Correa, quasi mai capace di proteggere la palla, murato da Burki in uscita l’unica volta in cui è riuscito a scavalcare l’ultima linea giallonera. Era come se la Lazio fosse contratta e non trovasse la forza per assestare il ko. Così è successo a Milinkovic quando ha tentato l’assist per Acerbi (in fuorigioco) invece di tirare davanti alla porta.
BEFFA E CIRO. Solo una volta la Lazio si era fatta trovare scoperta, perdendo male palla. Botta di Hazard respinta da Reina e tocco fuori misura di Reus. Il rilancio sbagliato del portiere spagnolo, preferito a Strakosha, ha invece creato i presupposti per il gol del Borussia a un sospiro dall’intervallo. Guerreiro s’è infilato e ha chiuso il triangolo con Hazard bucando la difesa. Reus, in posizione di fuorigioco, ha impedito l’intervento di Patric. La squadra biancoceleste non s’è persa d’animo ed è tornata in campo con più convinzione nella ripresa. Si sono visti solo slanci e coraggio. Un trascinatore Acerbi, anche Immobile è salito in cattedra. Burki ha risposto con una prodezza sul suo diagonale in corsa. Ancora sulla fascia destra Milinkovic, steso da Schulz, ha guadagnato il rigore trasformato da Ciro.
CAMBI. Mancavano altri 23 minuti più recupero, è nata un’altra partita. La Lazio ci credeva e inseguiva il raddoppio. Favre ha sganciato Sancho e Brandt. Inzaghi ha rovistato tutto quello che poteva in panchina e ne ha cambiati cinque. Sono entrati Lazzari, Akpa, Pereira, poi anche Escalante e Caicedo. Freschezza, velocità, coraggio. Burki in tuffo per due volte (su Immobile e Pereira) è arrivato dove il sogno laziale si stava per materializzare. Questione di centimetri.
ALLENATORE: Favre SOSTITUZIONI: 17’ st Schulz per Guerreiro, 30’ st Sancho per Reus e Brandt per T. Hazard; 43’ st Witsel per Bellingham; 46’ st per Hummels
A DISPOSIZIONE: Unbehaun, Hitz, Zagadou, Dahoud, Moukoko, Raschl AMMONITI: -
ALLENATORE: S. Inzaghi SOSTITUZIONI: 24’ st Lazzari per Fares, Akpa Akpro per Leiva, A. Pereira per Correa; 34’ st Escalante per Luis Alberto e Caicedo per Milinkovic
A DISPOSIZIONE: Strakosha, Alia, Luiz Felipe, S. Radu, D. Anderson, Cataldi, Parolo AMMONITI: -
MARCATORI: 44’ pt Guerreiro (B), 22’ st Immobile rig. (L). ASSIST: T. Hazard (B)
ARBITRO: Lahoz (Spa). Guardalinee: Cebrian e Diaz (Spa). Quarto uomo: Montero (Spa). Var: Hernandez (Spa). Avar: Sanchez (Spa)
NOTE: gara a porte chiuse. Angoli 5-1 per la Lazio. Recupero: 0’ pt, 4’ st.