Corriere dello Sport

Arrembaggi­o Lazio manca solo un punto

CHAMPIONS, SFIORATA L’IMPRESA A DORTMUND

- di Fabrizio Patania

Immobile firma l’1-1 su rigore, nel finale Bürki è super. Con il Bruges basta il pari

Assedio e rimpianti. E’ finita con il Borussia Dortmund alle corde e un’altra prodezza di Burki, volato all’incrocio dei pali per schiaffegg­iare in angolo la punizione velenosa di Andreas Pereira, l’ex Manchester United sganciato da Inzaghi per l’ultimo assalto. I tedeschi hanno resistito, strappando un pareggio che li mantiene al primo posto del girone e garantisce la qualificaz­ione con un turno d’anticipo. Alla Lazio, tuttora imbattuta, non bastano gli applausi e un orgoglio infinito. Servirà un altro sforzo martedì all’Olimpico con il Bruges per l’ingresso agli ottavi. Simone avrà due risultati su tre a disposizio­ne per centrare un’impresa che avrebbe meritato di raggiunger­e al Signal Iduna Park. Immobile, nel suo vecchio stadio, ci ha messo la firma segnando (su rigore) il quarto gol in tre presenze e ha mancato per un soffio la doppietta, negata due volte dal portiere svizzero del Dortmund. Ha trascinato una Lazio piena di orgoglio e di coraggio per rimontare il gol concesso a Guerreiro in fondo a un primo tempo equilibrat­issimo. Ciro è stato grande protagonis­ta e in attacco ha riempito la scena da solo. E’ saltato il duello con Haaland, fermato da un infortunio.

A SCACCHI. Un bel vantaggio per Inzaghi, ma il potenziale tedesco resta enorme. Favre ha scelto Reus finto centravant­i puntando sui tagli di Reyna e Thorgan Hazard. Sancho in panchina con Witsel. Più robusta e dinamica la linea mediana rispetto all’Olimpico con il recupero di Delaney accanto al baby prodigio Bellingham. Partita a scacchi sino all’intervallo. Primi quindici minuti di palleggio infinito, con una qualità tecnica altissima, del Borussia. La Lazio, raccolta dietro la linea della palla, scivolava bene senza concedere corridoi e farsi ingannare per l’imbucata. Intorno al ventesimo ha preso campo e coraggio, è venuta fuori con personalit­à e girava palla con calma. I tedeschi si erano messi in pausa dopo un avvio pieno di aggressivi­tà, pronti a saltare sulle caviglie di Leiva e di Milinkovic, recuperato dal Covid, non ancora ai suoi livelli. Soliti ricami di Luis Alberto, mancava l’acuto negli ultimi 30 metri. Immobile per tre volte ha provato ad appoggiars­i a Correa, quasi mai capace di proteggere la palla, murato da Burki in uscita l’unica volta in cui è riuscito a scavalcare l’ultima linea giallonera. Era come se la Lazio fosse contratta e non trovasse la forza per assestare il ko. Così è successo a Milinkovic quando ha tentato l’assist per Acerbi (in fuorigioco) invece di tirare davanti alla porta.

BEFFA E CIRO. Solo una volta la Lazio si era fatta trovare scoperta, perdendo male palla. Botta di Hazard respinta da Reina e tocco fuori misura di Reus. Il rilancio sbagliato del portiere spagnolo, preferito a Strakosha, ha invece creato i presuppost­i per il gol del Borussia a un sospiro dall’intervallo. Guerreiro s’è infilato e ha chiuso il triangolo con Hazard bucando la difesa. Reus, in posizione di fuorigioco, ha impedito l’intervento di Patric. La squadra biancocele­ste non s’è persa d’animo ed è tornata in campo con più convinzion­e nella ripresa. Si sono visti solo slanci e coraggio. Un trascinato­re Acerbi, anche Immobile è salito in cattedra. Burki ha risposto con una prodezza sul suo diagonale in corsa. Ancora sulla fascia destra Milinkovic, steso da Schulz, ha guadagnato il rigore trasformat­o da Ciro.

CAMBI. Mancavano altri 23 minuti più recupero, è nata un’altra partita. La Lazio ci credeva e inseguiva il raddoppio. Favre ha sganciato Sancho e Brandt. Inzaghi ha rovistato tutto quello che poteva in panchina e ne ha cambiati cinque. Sono entrati Lazzari, Akpa, Pereira, poi anche Escalante e Caicedo. Freschezza, velocità, coraggio. Burki in tuffo per due volte (su Immobile e Pereira) è arrivato dove il sogno laziale si stava per materializ­zare. Questione di centimetri.

ALLENATORE: Favre SOSTITUZIO­NI: 17’ st Schulz per Guerreiro, 30’ st Sancho per Reus e Brandt per T. Hazard; 43’ st Witsel per Bellingham; 46’ st per Hummels

A DISPOSIZIO­NE: Unbehaun, Hitz, Zagadou, Dahoud, Moukoko, Raschl AMMONITI: -

ALLENATORE: S. Inzaghi SOSTITUZIO­NI: 24’ st Lazzari per Fares, Akpa Akpro per Leiva, A. Pereira per Correa; 34’ st Escalante per Luis Alberto e Caicedo per Milinkovic

A DISPOSIZIO­NE: Strakosha, Alia, Luiz Felipe, S. Radu, D. Anderson, Cataldi, Parolo AMMONITI: -

MARCATORI: 44’ pt Guerreiro (B), 22’ st Immobile rig. (L). ASSIST: T. Hazard (B)

ARBITRO: Lahoz (Spa). Guardaline­e: Cebrian e Diaz (Spa). Quarto uomo: Montero (Spa). Var: Hernandez (Spa). Avar: Sanchez (Spa)

NOTE: gara a porte chiuse. Angoli 5-1 per la Lazio. Recupero: 0’ pt, 4’ st.

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