Corriere dello Sport

Gattuso: Alla fine ci è andata bene

Il tecnico non si accontenta e guarda avanti «Potevamo anche perderla, non siamo stati bravi a gestire e a leggere le varie situazioni. Ora Crotone»

- di Fabio Tarantino

Rino Gattuso vede il bicchiere mezzo pieno: «Non è stata una grandissim­a prestazion­e, abbiamo commesso tantissimi errori e alla fine ci è andata anche bene». Per la qualificaz­ione bisognerà aspettare la prossima settimana: «Ce la giocheremo con la Real Sociedad, ma con un po’ di attenzione potevamo vincerla. Mi consola il fatto che abbiamo anche rischiato di perderla». Il rinnovo si avvicina, la conferma è diretta: «Vediamo se firmerò tra un mese o dieci giorni, ma per me conta il campo, la mia priorità è il lavoro».

RIMPIANTO. L’allenatore del Napoli analizza così il pareggio contro l’Az Alkmaar: «Abbiamo concesso troppo campo e in vantaggio non siamo stati in grado di gestirla. Ci prendiamo questo punto contro una squadra forte. Potevamo leggere meglio diverse situazioni. Ultimament­e chi entra dalla panchina ci sta dando tanto e stavolta non è successo, ma ci può stare». Il Napoli ha sofferto, nel finale, ma ha saputo costruire diverse occasioni: «La squadra crea e questo è un segnale positivo. Nel complesso, ripeto, ci è andata bene. Adesso testa a Crotone, sarà una partita difficile perché abbiamo speso tanto. Dobbiamo subito ritrovare le energie. Obiettivi? Non so se ce la giocheremo fino all’ultima giornata per lo scudetto. Voglio ci sia continuità di prestazion­i, poi tireremo le somme».

RINNOVO. Gattuso tenta un dribbling che non gli riesce sul futuro: «Giuntoli dice siamo vicini? Vediamo. Per me i contratti non sono la priorità, conta il lavoro quotidiano. A me i contratti non fanno impazzire. Io posso anche lavorare con contratti di 4-5 mesi senza nessun problema. So che certe volte esagero coi miei giocatori e sono pesante, ma sono fatto così. Non riesco a fare questo lavoro in maniera diversa. Vediamo se si firmerà tra un mese o dieci giorni, vediamo...». Alla fine, Rino s’è sciolto. Su Osimhen, assente da un po’ per la lussazione alla spalla, Gattuso dice: «Bisogna fare di necessità virtù. Allegri, un allenatore molto bravo, mi diceva sempre: pazienza, basta arrivare a undici. Mi è piaciuto Petagna, che aveva fatto fatica col Rijeka. Ovviamente spero che Osimhen rientri presto».

ZIELINSKI. Il Napoli ha rischiato di perdere e vincerla, nel finale poteva succedere di tutto. Piotr Zielinski la commenta così, la partita: «Potevamo fare qualcosa in più e, come sempre, concretizz­are qualche azione. Peccato per il pareggio, volevamo vincerla a tutti i costi, ma non era facile. Ci manca sempre un po’ di cattiveria sotto porta, già altre volte non abbiamo vinto per gol falliti». Il Covid-19 ha penalizzat­o il talentuoso polacco, che ora è tornato e si sente bene: «Sto riprendend­o la forma ottimale, sono in buone condizioni, anche se non ho giocato molto bene in questa partita. Cerco di migliorare sempre e spero di poter aiutare i miei compagni dalla prossima partita». Il suo ruolo preferito è chiaro: «Voglio dare sempre il massimo in tutte le posizioni, ma da mezzala è dove ho giocato di più e meglio, essendo nato lì, a sinistra. Ma, ripeto, posso fare tutti i ruoli, anche il trequartis­ta o il centrale nella mediana a due. Decide l’allenatore».

«Il contratto? Non è la mia priorità, io penso al lavoro, ora ritroviamo le forze»

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GETTY La carica a bordo campo di Rino Gattuso

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