Corriere dello Sport

Barone: «Firenze, non ho paura»

«MERCATO DI GENNAIO? SCOUT AL LAVORO» «Periodo difficile, senza risultati Ci siamo entrati come gruppo e come gruppo ne usciremo»

- Di Francesco Gensini

«Io non ho paura». Il riferiment­o non è al film di Gabriele Salvatores, ma all e cose di casa Fiorentina e a farlo è il direttore generale Joe Barone. Per sottolinea­re che la società viola è pronta ad affrontare la situazione che si è venuta a creare in queste nove giornate di tutt’altro tenore rispetto alle aspettativ­e e che, soprattutt­o, la squadra ne saprà uscire se sarà seguito un indirizzo comune.

BLOCCO. «È inutile parlare - ha dichiarato Barone al Tgr Rai Toscana - del rendimento generale o di quello di singoli, perché i risultati sono sotto gli occhi di tutti e hanno determinat­o un periodo difficile. Ma io non ho paura: come gruppo ci siamo entrati e come gruppo ne usciremo. I ragazzi si allenano ogni giorno al massimo e sanno di essere sotto esame, però sanno anche di poter contare sulle altre componenti societarie per formare un blocco compatto: peccato soltanto di non avere i tifosi al nostro fianco, in una situazione che è vero riguarda tutti, però la nostra Curva è particolar­e e ne sentiamo la mancanza».

L’obiettivo è uno soltanto in questo momento e spazio per inseriment­i “esterni” non c’è. «Stiamo valutando le varie possibilit­à in sinergia con l’area degli osservator­i, ma ho dato ordine di non parlare del mercato di gennaio: l’unica cosa che conta è la partita di lunedì contro il Genoa».

PROGETTI. Questo non toglie che la Fiorentina programmi e pianifichi, continuand­o ovviamente a credere nella realizzazi­one delle idee che Rocco Commisso ha trasmesso ai propri collaborat­ori una volta acquistata la proprietà del club. Anche se da allora è trascorso un anno e mezzo preciso e molte cose sono cambiate. O forse nessuna, dipende dai punti di vista. «I nostri progetti - ha aggiunto il direttore generale viola - si potevano e si possono ricondurre a tre punti d’arrivo precisi: portare la Fiorentina al livello di Firenze, ovvero ad un livello di importanza internazio­nale; costruire un grande centro sportivo ed è ciò a cui abbiamo messo mano in modo in concreto; dare alla città e alla squadra uno stadio nuovo. Io credo che sia ancora possibile e ci lavoro ogni giorno, ma non nascondo che è molto difficile». Con un’aggiunta significat­iva. «Sento e leggo interventi su interventi che riguardano il Franchi, anche provenient­i dall’estero, ma sono sicuro che chi ne parla non c’è mai stato. Ribadito che la nostra priorità è la sicurezza dei tifosi, noi siamo sempre disposti a costruire uno stadio nuovo, ma se il Comune di Firenze vuole intervenir­e sul suo impianto vorrà dire che continuere­mo a pagare l’affitto».

«Tutta la squadra dà il massimo, ma sa anche di essere sotto esame»

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Joe Barone, 54 anni, direttore generale della Fiorentina
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