SPAL, INCOGNITA PISA
Al “Mazza” si gioca quasi un testa coda. Ma attenti alle possibili sorprese Marino insegue la 6ª vittoria di fila D’Angelo deve riscattare un brutto ko
Viaggia forte la Spal, con 5 vittorie consecutive in campionato (più 2 in Coppa Italia) scalando fino al 2° posto, ma occhio al Pisa che arriva al Mazza per riscattare i 4 gol presi in casa dal Cittadella e vuole osare dopo l'unico successo ottenuto proprio fuori (a Reggio Calabria nella trasferta precedente). Pasquale Marino allarga la prospettiva oltre l'appuntamento: «Si profila un mese con tanti impegni, per noi sarà importante iniziare il recupero dei giocatori infortunati poiché è fondamentale poter contare su varie alternative con tante gare ravvicinate. Siamo sulla strada giusta, però ogni partita ha la sua storia e il Pisa è pericoloso avendo un grosso potenziale offensivo per le qualità di Marconi, Masucci e Vido. L'affronteremo con la nostra mentalità e il nostro modo di stare in campo, non rientra nelle abitudini modificare gli atteggiamenti in base agli avversari». Pesano le defezioni con
REGGIANA 3-4-1-2
Allenatore: Alvini A disposizione: 1 Voltolini, 22 Venturi, 93 Ajeti, 44 Gatti, 11 Lunetta, 17 Libutti, 16 Pezzella, 38 Muratore, 88 Voltan, 9 Zamparo, 28 Cambiaghi, 32 Marchi. Indisponibili: Germoni, Gyamfi. Squalificati: Costa Diffidati: -. Ultime: Martinelli più di Ajeti per rimpiazzare lo squalificato Costa in difesa. A centrocampo Libutti insidia Zampano, in avanti Zamparo e Kargbo si giocano una maglia accanto a Mazzocchi, con Cambiaghi possibile outsider. tanti infortuni muscolari: «Non c'è una spiegazione specifica, possono influire i primi freddi, ma sono dinamiche e situazioni diverse da giocatore a giocatore. Sono problemi comuni a tutte le squadre».
STATI D'ANIMO. La Spal vola, il Pisa stenta. Stati d'animo differenti, perciò Luca D'Angelo entra dentro la partita: «Loro fino a pochi mesi fa stavano in A e hanno mantenuto l'intelaiatura. Sono forti, con un tecnico esperto e lotteranno per la promozione diretta. Viviamo due condizioni generali differenti, ma questo è il bello del calcio. Per i risultati il nostro momento non può essere dei migliori, tuttavia come
L.R. VICENZA 4-4-2
Allenatore: Di Carlo A disposizione: 22 Grandi, 1 Zecchin, 13 Pasini, 24 Barlocco, 6 Zonta, 40 Da Riva, 11 Vandeputte, 4 Scoppa, 69 Meggiorini, 10 Giacomelli, 9 Gori, 95 Jallow. Indisponibili: Ierardi, Nalini, Pontisso. Squalificati: -. Diffidati: -.
Ultime: In attacco Di Carlo ha cinque uomini per un posto, Meggiorini può lasciare il posto a Marotta domani contro il Cosenza.
PORDENONE
Allenatore: Tesser A disposizione: 1 Bindi, 26 Bassoli, 4 Stefani, 44 Chrzanowski, 6 Barison, 21 Misuraca, 29 Scavone, 88 Rossetti, 33 Zammarini, 30 Mallamo, 32 Butic, 18 Banse. Indisponibili: Gavazzi. Squalificati: –. Diffidati: –.
Ultime: Berra ancora sulla destra, con Vogliacco centrale e Barison in panchina. Magnino titolare nel mezzo. motivazioni vedo sempre impegno e attenzione. Non dimentico cosa abbiamo fatto e non dobbiamo cullarci, conta il presente e so di aver passato anche momenti peggiori. Confido in una grande prestazione e mi auguro di vincere».
LE SCELTE. Ciascuno ha i suoi problemi e le sue risorse. D'Angelo fa il punto: «Per la squalifica di Benedetti e gli infortuni di Meroni e Varnier siamo più stretti in difesa, ma a centrocampo e attacco c’è scelta e sono fiducioso. Il giovane Masetti avrà una possibilità, giocheremo molte partite e ci sarà spazio per tutti. La nostra rosa è equilibrata in tutti i ruoli poi ci sono momenti come questo in cui 3 sono fuori, ma l’organico mi soddisfa».
QUANTI ASSENTI. Marino invece non dispone di Berisha, Okoli, Ranieri, Viviani, Dickmann e Gomis, ritrovando Castro e Vicari. Nessuna anticipazione sulle soluzioni: «La formazione devono saperla prima i giocatori, l’importante è vedere tutti sereni e smaniosi di mettersi in evidenza. Alla fine arrivano i risultati e anche chi sta fuori è tranquillo. Berisha? Il decorso procede senza particolari problemi e si tratta solo di far trascorre il tempo necessario in questi casi per completare il recupero».