Lazio, l’asse Immobile-Milinkovic non delude mai: 2-1 allo Spezia. E ora la Champions
Biancocelesti prigionieri dei liguri: tre punti presi con il cuore e il mestiere Una sofferenza continua nonostante i gol di Immobile e Milinkovic. Forcing totale dello Spezia (Nzola a segno)
Non importa come vincere, basta vincere, anche con due tiri nello specchio e due gol (più altri due segnati in fuorigioco). La Lazio di ieri, prigioniera dello Spezia per 90 minuti, è stata miracolata. Meglio dimenticare le sofferenze: 17 tiri (totali) a 4 per i bianconeri, 65,5% di possesso palla finale, 7 angoli a 0. E’ andata di lusso, alla Lazio. Stretta alla corde, ha vinto subendo, soffrendo mentalmente e fisicamente, barcamenandosi in coperta, ringraziando Immobile e Milinkovic per l’1-2 che ha mozzato e mortificato i meriti di uno Spezia salgariano, avvolgente e vorticoso. L’1-3 di Pereira, annullato dal Var al 47'st (fuorigioco), sarebbe stato troppo. Ciro, bomber incessante, è in odore di santità: 9° gol nelle ultime 8 partite, 6° totale in campionato, 10º stagionale, 135° da laziale, lo Spezia è la 30ª squadra colpita in A. Il Sergente, tornato d’incanto, assistman al servizio di Immobile, s’è scoperto anche scassinatore su punizione (3 reti delle ultime 4 le ha segnate su calcio piazzato). La Lazio s’è aggrappata ai suoi eroi, al mestiere, allo Stellone e al cuore, alle carambole, alle parate di Reina (ormai titolare effettivo), ai pali (2 colpiti dallo Spezia, uno su deviazione di Pepe, 8 totali in 10 partite, si pensa ad una macumba). La partita è stata sempre in bilico, lo Spezia sempre addosso alla Lazio. La vittoria, dopo il ko con l’Udinese, dati i pericoli scampati, è fame per gli affamati di punti.
L’ANALISI. Simone ha iniziato con tutti i titolari ad eccezione di Correa (polpaccio affaticato), sostituito da Pereira. Italiano ha puntato su Chabot centrale (per Erlic) nel 4-3-3, unica novità. Ha scelto un modello di calcio che non è da provinciale, lo porta avanti. Affonda dalle catene laterali, coinvolgendo mezzali e attaccanti esterni. Vuole che i suoi giochino contro tutti a testa alta e con la difesa altissima. Un modello rischioso, ma apprezzabile. E’ stato così anche ieri. La Lazio, schiacciata da un’aggressività geometrica, ha avuto difficoltà nel palleggio. Sorniona, ha deciso di stazionare alla periferia della partita colpendo di rimessa, arma preferita. E’ stato questo l’errore dello Spezia, s’è concesso. Dopo il palo di Estevez (deviazione di Reina) e un assalto di Farias (rapidissimo a sinistra), i liguri hanno regalato il gol alla Lazio. Milinkovic, con la forza di un Tir, ha tamponato Maggiore a centrocampo, gli ha rubato palla e ha lanciato Ciro in verticale. Dietro, a proposito di difesa alta, erano rimasti solo Chabot (difensore) e Ricci (un regista). Immobile ha colpito calciando sotto le gambe di Provedel: l’azione-gol è un quadro preso in prestito dal museo del contropiede. Lo Spezia ha sfiorato il pari con Gyasi e colpendo il palo con una serpentina di Bastoni. Ma è finito ko concedendo un altro contropiede. Rimessa laterale di Ferrer, palla a Ricci, sul lancio né Maggiore né Farias hanno arpionato il pallone. E’ finito tra i piedi di Lazzari, lasciato solo per 30 metri. Ha azionato Immobile in verticale e Terzi l’ha sgambettato sulla trequarti. Ciro e tutta la Lazio hanno chiesto il rosso all’arbitro Chiffi, ha optato per il giallo (a prima vista un abbaglio). In zona c’era Chabot, forse nella possibilità di tentare un ultimo recupero. Milinkovic ha colpito meravigliosamente.
LA RIPRESA. Italiano, affrettando i tempi, ha tolto Bastoni (ammonito), ha inserito Marchizza. Lo Spezia ha continuato ad attaccare, la Lazio s’è fatta schiacciare un po’ meno. Radu ha salvato sulla linea un tiro di Farias. E’ stata l’anteprima del gol di Nzola, concesso troppo facilmente. L’ha azionato
un lancio di Ricci, ha tagliato mezzo campo. Acerbi, arrendevole in marcatura, l’ha lasciato calciare: colpo a giro delizioso. Da poco erano usciti Luis Alberto e Ciro (dentro Akpa Akpro e Caicedo). Reina ha continuato a blindare la porta. Il Panterone ha colpito in off-side così come Pereira allo scadere. Il primo fuorigioco s’era individuato subito, il secondo dopo prolungati festeggiamenti. Lo Spezia ha salutato Cesena, dalla prossima in casa giocherà al Picco. Si è tenuto la prima vittoria in A per l’evento. La Lazio? Facciamo finta di niente, guardiamo dall’altra parte, alla Champions, agli ottavi da centrare col Bruges.