Corriere dello Sport

Immobile corre verso il record: è a -24 da Piola

E lo Spezia diventa la 30ª squadra in serie A a subire una rete da Ciro Milinkovic, punizioni da specialist­a

- di Daniele Rindone

Il tour del gol continua. Su tutti, Ciro Immobile. Si segna e si risegna ripetendo il suo nome in Italia e in Europa. Una, cinque, dieci volte, tante quante i gol stagionali (6 in campionato, 4 in Champions). La cronaca dà di gomito alla storia: 135 reti laziali, meno 24 da Piola (159 per il bomber all time), il conto alla rovescia procede speditamen­te. Nove colpi nelle ultime 8 partite, dal 20 ottobre ad oggi, in 46 giorni. Il tour del gol è passato anche da Cesena, lo Spezia è uno scalpo che s’aggiunge alla collezione, è la 30ª squadra che ha beccato un colpo da Immobile in serie A. Solo Quagliarel­la (36), Pandev (33) e Palacio (31) hanno fatto meglio tra i giocatori attualment­e in corsa.

Immobile andrebbe soprannomi­nato Cironaldo. Si possono trovare i numeri più disparati per celebrarlo, di più è umanamente impossibil­e fare. Lui, chi altrimenti, ha anche raggiunto Montella nella classifica dei migliori marcatori della A, è in 34ª posizione (141 reti), punta in alto. L’ultrabombe­r sfonda le porte e le spalanca. Il break di ieri è stato micidiale, in 18 minuti ha sfruttato l’assist di Milinkovic (impietoso il tunnel a Provedel) e ha offerto a Sergej la punizione del raddoppio facendosi atterrare da Terzi. Ciro s’è sgolato per chiedere il rosso, avrebbe cambiato la partita. Sono questi i sentieri più invitanti per lui, quando gli permettono di colpire in campo aperto non ce n’è per nessuno. Menomale che Ciro c’è. Inzaghi ha pensato di farlo riposare, ma Caicedo continua ad essere acciaccato, Correa ha un affaticame­nto ad un polpaccio, Muriqi è stirato. Alla fine ha rigiocato e risegnato Immobile. Ci sono dati in controtend­enza. Fino a ieri la Lazio aveva segnato solo due gol nei primi tempi, ne ha fatti due in 45 minuti. Ma per la prima volta nell’era Lotito ha vinto una partita trovando meno di cinque tiri (4).

MILINKOVIC E PEREIRA. Calcio e scienza. Uno di questi gol l’ha trasformat­o Milinkovic, posizionan­dosi sul destro. La punizione, effetto in stile “maledetta” di Pirlo, ha strabiliat­o. Da inizio luglio ha firmato tre gol su calcio piazzato diretto (in campionato), è record nei cinque campionati top europei. Lo stesso ha fatto James Ward-Prowse del Southmapto­n. Dice di no, Sergej. Ma si è trasformat­o in specialist­a da calcio piazzato: tre delle ultime quattro prodezze sono arrivate su punizione e pensare che ne aveva trasformat­a solo una nelle precedenti 28 marcature. Ha colpito di nuovo in trasferta dopo Torino. Per Sergej assist più gol per la quarta partita in A, prima volta fuori casa: «Siamo felici per la vittoria, giustizia è fatta», ha scritto su Instagram il Sergente e chissà a cosa si è riferito, la vittoria ad essere sinceri tutto è stata tranne che giustissim­a. «Non sono lo specialist­a delle punizioni, l’importante è che mi alleno ogni giorno e se capita l’occasione in partita do il massimo per fare gol. Il pallone è entrato, spero che sarà così anche nelle prossime occasioni. Dopo la brutta giornata con l’Udinese siamo entrati bene in campo, con la stessa mentalità di una partita di Champions e per questo siamo andati in vantaggio di due gol», aveva detto Sergio a fine primo tempo. Il gol l’aveva trovato anche Pereira: «Felice per i 90’, speravo fosse regolare».

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ROSI/FOTONOTIZI­A Ciro Immobile calcia il pallone dell’1-0 per la Lazio

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