Corriere dello Sport

MA DIFRA NON TREMA

Emergenza continua: ko anche Pisacane, e Joao Pedro è in dubbio «Tanti assenti, il Cagliari che giocherà dovrà essere doppiament­e motivato. E punto ancora su Pavoletti»

- Di Giuseppe Amisani

Continua a perdere un pezzo dopo l'altro Eusebio Di Francesco che, però, nonostante il momento di grandissim­a difficoltà nell'allestire un undici competitiv­o, non ha perso la voglia di continuare a lavorare per portare il suo Cagliari al massimo. Il tempo è poco e il lavoro settimanal­e è continuame­nte condiziona­to da infortuni e nuove positività al Covid-19 ma questo non sta frenando l'entusiasmo del tecnico rossoblù che si prepara a giocarsela contro un Verona che, classifica e numeri alla mano, un po' di paura la fa.

PERIODO NO. Dopo gli altri casi di positività al virus, infatti, in settimana Di Francesco ha perso pure Ounas per poi dover fare a mano anche di Klavan (risentimen­to al retto femorale sinistro) e Pisacane (messo ko nella notte tra venerdì e sabato da una gastroente­rite che lo ha costretto al forfait). E last minute l'allenatore degli isolani ha rischiato di perdere anche il suo miglior marcato, Joao Pedro, che proprio nella rifinitura di ieri mattina ha subito un trauma distorsivo-contusivo al ginocchio sinistro. La paura di un infortunio grave, a caldo, è stata tantissima, ma con il passare delle ore l'allarme si è ridimensio­nato tanto che l'attaccante brasiliano è comunque partito per il Veneto insieme al resto della squadra. Resta da capire come si sveglierà questa mattina e se la sua articolazi­one sarà perfettame­nte a posto o se il ginocchio si sarà gonfiato. Per l'ennesima volta, Di Francesco aspetta e spera di avere notizie positive anche se nel corso della notte ha studiato tutte le alternativ­e per presentare comunque un Cagliari d'assalto che fosse più forte delle avversità. «Perdiamo - la conferma del tecnico - uno dopo l'altro tanti giocatori importanti che ci avrebbero fatto comodo non solo dall'inizio ma anche in corso di gara. Ma chi scenderà in campo dovrà essere doppiament­e motivato sia perché sarà chiamato a sostituire un compagno ma anche perché avrà una chance importante». Ha punzecchia­to tutto il gruppo sull'orgoglio sperando che questa situazione gli restituisc­a una squadra agguerrita tanto quella scaligera. «Il punto di forza del Verona è essere agguerriti e combattivi come il loro allenatore. Cercano i duelli uno contro uno in ogni zona del campo anche se devo dire che subiscono tanti tiri in porta, così come capita a noi. Le armi migliori per giocarci contro sono la verticalit­à e la capacità di essere rapidi nell'attaccarli».

BICCHIERE MEZZO PIENO. I numeri comunque non vedono certo un Cagliari allo sbando perché, pur con le tante assenze, i colpi per affondare gli avversari la squadra isolana li ha. A cominciare da un Pavoletti che dopo il gran gol messo a segno contro lo Spezia ha risposto “presente” alle attese del suo allenatore. «Ha trovato la rete e si è ripulito, con la sua esultanza, di tutto quello che non andava bene. In questi giorni ho visto un giocatore diverso». E Di Francesco si augura che si ripeta oggi al Bentegodi perché contro un Verona ermetico serviranno qualità, forza e idee per riuscire a fare centro. «In ogni caso, se non ci fosse stato il gol subito all'ultimo minuto contro lo Spezia, ora avremmo gli stessi punti, considerat­o che loro ne hanno presi due a tavolino».

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L’abbraccio di Di Francesco dopo il gol di Pavoletti allo Spezia
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