«Sulla mia agenda alcuni obiettivi E li ho centrati tutti in un giro!»
«Spesso la gara ci ha delusi, ma io stavolta voglio crederci»
Un giro fantastico, da autentico fuoriclasse, qual è considerato Charles Leclerc. Il monegasco sa di avere fatto una prodezza in qualifica, ma cerca il modo per tenere i piedi per terra: «Un pilota non dice mai di aver fatto il giro perfetto, però ho fatto tutto quello che volevo e sono contentissimo: parto quarto, è una cosa sulla quale non avrei mai scommesso venerdì – ha detto il pilota della Ferrari – Nelle libere avevo faticato, senza riuscire a perfezionare il mio feeling con la vettura. Non ero affatto contento, ma in qualifica è stato diverso: sapete – rivela – ho un’agenda nella quale scrivo tutti gli aspetti da migliorare nel corso del weekend e in questo caso sono riuscito a mettere in pratica tutti i progressi in quel singolo giro».
L'aerodinamica accentuata ha dato un grosso contributo alla macchina di Charles, meno a quella di Vettel (che ha patito anche per via di un motore poco brillante). Leclerc la spiega così: «Seb aveva girato con un’aerodinamica più scarica il venerdì, ma non eravamo sicuri di questa scelta. Nelle FP3 anche io ho usato questa configurazione ma devo dire che non ho avvertito una grandissima differenza. Più che altro il maggior carico potrà essere utile in gara».
FIDUCIA. E ora? «Dobbiamo tenere i piedi per terra – risponde – Quando partiamo così avanti le aspettative sono elevate, e il primo ad avere la speranza di ottenere un buon risultato sono io. Purtroppo molte volte in questa stagione siamo andati forte in qualifica, forse anche più del nostro reale potenziale, per poi tornare alla realtà in gara. Ad ogni modo – ha chiuso Leclerc – è stata una buona giornata e io voglio crederci».
Quarto Leclerc, tredicesimo Seb: lo specchio della stagione in una sola giornata: «Sono piuttosto sorpreso dell'eliminazione, onestamente non me l'aspettavo e non so cosa sia andato storto – ha ammesso, amaro, il tedesco – La sostituzione della power unit? Beh, i ragazzi del team sono stati fantastici a completare il lavoro così rapidamente, anche se l'operazione è risultata uno svantaggio per noi perché in rettilineo perdevo parecchio in termini di potenza più che per via del traffico. Nel settore centrale faticavo a trovare quel qualcosa in più, anche se la macchina andava meglio rispetto alla giornata di venerdì, nella quale avevamo provato soluzioni che non avevano funzionato».
Nessuna bacchetta magica per Seb che oggi dovrà faticare. Ma un paio di strade dettate dall'esperienza fanno capolino nella sua testa: «La chiave per fare una buona gara saranno sicuramente la gestione gomme ed evitare il più possibile il traffico, che su una pista così corta sarà un problema».