IL NAPOLI CORTEGGIA GLI UOMINI TRADITI
Da Junior Firpo del Barcellona a Emerson Palmieri del Chelsea: giocano poco e cercano il riscatto
Aun anno di distanza, e dopo aver speso oltre centocinquanta milioni di euro, quando proprio non sembra il caso, visto come vanno le cose nel mondo, di andarsene in giro a fare shopping, val la pena almeno di pensare a qualche last minute, come si faceva una volta: c’è una squadra (da scudetto?) che abbonda in ogni angolo del campo e se proprio dovesse esserci uno sforzo, o anche un sacrificio, bisognerà innanzitutto «ridurre» l’organico e dare pure un taglio al monte-ingaggi. Però Aurelio De Laurentiis ha deciso: starà lì ad osservare, aspetterà che qualcosa succeda, poi eventualmente si lancerà nella penombra del mercato per tentare di arrivare a un esterno basso, quelli che un tempo si chiamavano fluidificanti, capace di dare una svolta sinistra.
IL PRIMO. La situazione generale presenta analogie e ovunque c’è un club con qualche eccedenza: al Barcellona, ad esempio, Junior Firpo (24), dominicano naturalizzato spagnolo, ormai non sente il profumo dell’erba da un bel po’. Nella sua stagione orribile, ch’è questa, ha messo assieme 246 minuti effettivi (niente, insomma) e il 22 dicembre è riuscito a racimolare una presenza contro il Valladolid (19') a risultato acquisito. Era assente da circa un mese, in Liga, e per fortuna sua che c’è stata la Champions, dove almeno ha potuto sgranchirsi le gambe. Il suo acquisto, agosto 2019, fece rumore: adesso, invece, la faticosa strada può essere quella del prestito, che il Napoli percorrerebbe.
IL SECONDO. Emerson Palmieri (26), «poverino», non se la passa meglio: 418 minuti giocati e, come regalo natalizio, 80' contro il West Ham, il 21 dicembre. Il rischio di perdere gli Europei con la Nazionale italiana è serio e va scongiurato, giocando: il Napoli è una opportunità, piace a Giuntoli e anche a Gattuso, ma ha costi (contrattuali) elevati. Con il Chelsea i rapporti sono ottimi e nell’estate scorsa sono stati utili per farsi concedere in prestito oneroso (un milione) Bakayoko: dell’eventuale rinnovo del francese si avrà, ovviamente, modo di riparlarne in estate ma se dalla Londra in blues emergesse la possibilità di aggiungere alla chiacchierata anche Emerson Palmieri, il Napoli si lascerebbe stuzzicare dalla tentazione.
LE CONDIZIONI. Gente che viene, però soltanto se ci sarà gente che andrà via: il Napoli ha una serie di esterni, e sono tanti, e diverse perplessità che sono espresse anche dal minutaggio. Il mancino titolare, di fatto, è Mario Rui; la sua prima alternativa è Hysaj (che però a giugno sarà libero a parametro zero); poi ci sono Ghoulam e Malcuit (che gioca preferibilmente a destra). C’è stata una chiamata dalla Francia per Malcuit, ma si è trattato di una perlustrazione, e chiacchierate preliminari sono state registrate per Ghoulam: il Napoli si concederà il lusso di arrivare a Junior Firpo o a Emerson Palmieri solo in presenza di addii.
E POI. Il Napoli ha già dato, negli ultimi dodici mesi, spendendo in lungo e il largo tra gennaio e agosto, acquistando (Demme, Lobotka, Politano, Rrahmani, Petagna, Osimhen, Bakayoko) e conservando (Mertens e anche Koulibaly e Lozano, ad esempio). E poi in bilancio poi ci sono anche - e ancora - Milik e Llorente, che dànno peso alla batteria di attaccanti: il polacco deve trovare una squadra che gli consenta di giocare, per non dover guardare la Polonia agli Europei dalla tv; e Llorente ha sempre la Sampdoria che sembra una possibilità. Ma queste sono storie lontane dalla corsia di sinistra.