Sottil, assalto a Marino Ascoli-Spal è da brividi
Dopo le infruttuose gestioni Bertotto e Delio Rossi, l’ex Pescara prova a riaprire il discorso salvezza
Archiviato anche il capitolo Delio Rossi, che era a sua volta subentrato a Valerio Bertotto, tocca oggi ad Andrea Sottil accomodarsi sulla panchina dell’Ascoli per cercare di tirarlo fuori dalle secche della zona retrocessione. Il suo sarà un avvio shock, oggi la Spal e mercoledì l’Empoli (della serie: peggio non poteva andare), ma... questo è. E poi, in fondo, per come sta messa la squadra bianconera un avversario vale l’altro, anzi... più severo è lo stress test iniziale (il 4 gennaio ci sarà anche la Reggina), più indicazioni arriveranno su come muoversi in futuro, a partire dal mercato che ormai (per fortuna) è arrivato. Il resto dipenderà dalle proprietà taumaturgiche del nuovo allenatore che, non dimentichiamolo, un miracolo lo ha già compiuto la scorsa stagione salvando un Pescara che sembrava spacciato. Saprà ripetersi?
SPERANZA. La speranza è quella, di certo lui ci crede. «Appena sono stato chiamato non ho esitato un attimo – il suo incipit – perché credo nella squadra, penso abbia grandi qualità. Credo che sia competitiva e che abbia tutti i mezzi per risalire la classifica. Certo, adesso è un po' malata e va curata: sta a a me farlo! Qualche giocatore lo conosco, ce ne sono di importanti, altri li ho visti in video. Ho visionato tutte le partite e le ho analizzate, devo essere bravo a non infondere troppe idee che possano far andare i ragazzi in confusione”. Inutile chiedergli con quale modulo pensa di fronteggiare la Spal, figuriamoci la formazione, d’altronde un minimo di pretattica è comprensibile, finanche doverosa. “Un’idea tattica ce l’ho e ci stiamo lavorando, inoltre ho giocatori che per caratteristiche possono darmi delle varianti anche a gara in corsa. Vedremo. Io ottimista? La squadra si è subito messa a disposizione, ma non deve essere solo entusiasmo iniziale, che poi svanisce. Ci sono ancora 24 partite, 72 punti a disposizione, dobbiamo ricominciare a vincere, a fare punti importanti, dobbiamo risalire la china». Sarebbe importante cominciare già oggi, ma... la Spal non sarebbe d’accordo.
ANCORA MARINO. Sul fronte emiliano, infatti, c’è un Pasquale Marino che, dall’alto di un’esperienza ultraventennale in panchina, sa di dover mettere in guardia la sua squadra, nonostante i 20 punti di differenza in classifica. «Se pensiamo che possa essere facile... siamo rovinati. Al contrario, dovremo essere ancora più concentrati, l’approccio ad una gara contro una pericolante che ha appena cambiato allenatore, quindi con una scossa presumibile e una reazione certa, almeno nell’immediato, richiede maggiore concentrazione del solito».
GARA A SORPRESA. Marino non sa cosa aspettarsi dall’Ascoli, ma... paradossalmente non deve interessargli. «Come si schiereranno lo vedremo al fischio d’inizio – continua il tecnico spallino – noi abbiamo lavorato su diverse ipotesi, anche se dobbiamo concentrarci soprattutto su noi stessi. E’ una partita insidiosa, una di quelle che richiede la prestazione e siccome vogliamo dare continuità ai nostri risultato sono certo che la prestazione arriverà. Non sottovalutiamo mai l’avversario, men che meno l’Ascoli, visto come è rimasto in partita fino alla fine contro una corazzata come il Monza. Chi temo dei bianconeri? Beh, mi piace molto l’attaccante Bajic, ma non temiamo nessuno, abbiamo solo grande rispetto che deve diventare la molla per farci prendere i tre punti».