Corriere dello Sport

LA STRATEGIA Contratti, rinnovi con spalmatura

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- I prolungame­nti di contratto al tempo del Covid hanno formule spesso creative e anche l'Inter che ha diverse situazioni da sistemare si sta ingegnando. In viale della Liberazion­e e alla Pinetina rinnovare durante la stagione gli accordi in essere è ritenuto controprod­ucente: il rischio di far sentire appagato chi arriva alla sospirata firma e scontenti i compagni che non ricevono lo stesso trattament­o è concreto. E uno spogliatoi­o spaccato tra giocatori "premiati" e "non premiati" con un nuovo contratto è la cosa che in casa nerazzurra tutti vogliono evitare.

CRISI ECONOMICA. In più c'è da tenere conto della situazione economica complicata nella quale versano tutte le società, private di una fetta importante di incassi legati al botteghino (biglietti e abbonament­i), con gli sponsor in fuga e dunque a corto di liquidità. Tanti club stanno faticando a pagare gli stipendi già adesso, figuratevi se le cifre venissero aumentate. L'Inter, che grazie a un accordo con i calciatori ha slittato al 2021 il pagamento delle mensilità di luglio e agosto, non fa eccezione.

AUMENTO SPALMATO. E così nasce il ricorso al rinnovo... con aumento spalmato. In cosa consiste? Con l'obiettivo di non far crescere il monte ingaggi in questa stagione, il nuovo accordo prevede che l'aumento per il 2020-21 sia spalmato sulle annualità successive. Qual è il vantaggio? Questa formula permette di sistemare gli stipendi più bassi e le situazioni delicate (magari legate a scadenze ravvicinat­e) senza aumentare la spesa per quest'anno. L'Inter pare dunque orientata ad affrontare più avanti l'argomento rinnovi e sta valutando di diluire l'aumento sul 2021-22 e 2022-23, quando ci sarà un ritorno degli spettatori negli stadi e degli introiti da botteghino. I casi più urgenti da risolvere sono quelli di Bastoni (ingaggio da 800.000 euro) e Martinez (scadenza nel 2023), ma anche gli agenti di De Vrij, Gagliardin­i, Barella, D'Ambrosio e Kolarov (la società ha un'opzione per il rinnovo degli ultimi due), oltre a quelli dei calciatori in scadenza (su tutti Ranocchia e Young), hanno contatti frequenti con viale della Liberazion­e.

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LAPRESSE Giuseppe Marotta, 63 anni, ad dell’Inter

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