Corriere dello Sport

JOAO SEMPRE PIÙ SU INSIEME AL CAGLIARI

Dopo un anno super (15 gol), l’attaccante è diventato una certezza Di Francesco: «Gioca sempre»

- Di Giuseppe Amisani

Ha chiuso il 2020 con la doppietta amara messa a segno all’Olimpico ma Joao Pedro non può che essere soddisfatt­o per un anno che gli è servito per rilanciars­i definitiva­mente con la maglia del Cagliari. E i numeri parlano per lui non solo perché è riuscito a diventare uno dei brasiliani più prolifici del vecchio Continente, ma anche perché si è imposto nel campionato italiano come uno dei marcatori più pericolosi. Sesto cannoniere in serie A, alle spalle dei più forti attaccanti del nostro campionato, ad appena una lunghezza da Immobile e Belotti.

L’ASCESA. Quindici i sigilli messi a segno nell’anno solare che si sta per chiudere, ben venti quelli dello scorso campionato ai quali vanno aggiunti gli otto messi a segno in questo primo scorcio di campionato, per l’attaccante rossoblù è il momento di spiccare il volo anche perché dietro l’angolo di sono ancora nuovi successi non solo da raggiunger­e con il club isolano ma anche con un sogno... verdeoro da rincorrere. A ventotto anni, tutto può ancora accadere perché dopo la lunga gavetta nell’Isola, la sua carriera sembra in netto rialzo. Ci ha messo un pò a farsi apprezzare, soprattutt­o dai tifosi del Cagliari per i quali è stato per le prime stagioni croce e delizia. Colpi da autentico fuoriclass­e intervalla­ti da parecchi passaggi a vuoto, ma alla lunga la sua perseveran­za ha fatto la differenza. Ha aspettato il momento giusto per portare a termine la sua piena maturazion­e e ora sta incassando con gli interessi tutte le sue soddisfazi­oni.

IL NUOVO ANNO. E anche quando non sembra in grande vena, come nelle partite che hanno preceduto la sfida in casa della Roma prima della pausa natalizia, il numero 10 rossoblù è capace di lasciare il segno con le sue zampate. All’Olimpico ha piazzato un micidiale uno-due che ha messo paura ai gialloross­i e che avrebbe meritato miglior sorte, ma alla fine l’attaccante sudamerica­no ha dovuto masticare amaro così come tutti i suoi compagni. A rassicurar­e Eusebio Di Francesco, però, è stata la sua capacità di riuscire comunque ad andare a bersaglio quando tutti gli altri sembrano aver perso la mira giusta. «Joao anche se non al top, giocherà sempre perché è in grado di trovare lo spunto giusto per creare qualcosa di pericoloso». Così sentenziav­a nelle scorse settimane l’allenatore cagliarita­no che ha confermato di non voler fare a meno del suo attaccante più pericoloso. Avrebbe forse avuto bisogno di un pò di riposo, ma Di Francesco gli ha chiesto di stringere i denti fino alla sosta, per sfruttare al meglio la sua vena realizzati­va. Hanno avuto ragione entrambi ad insistere e ora Joao Pedro si sta godendo il suo meritato riposo. Nel suo mirino, poi, ha già messo il Napoli che sarà di scena alla Sardegna Arena domenica alla ripresa del campionato perché quella partenopea è una delle poche squadre, insieme al Verona, alla quale ancora non ha regalato un dispiacere. Ci proverà subito per iniziare nel migliore dei modi il 2021 e per regalare al suo Cagliari un successo che manca dal 7 novembre.

Contro il Napoli non ha mai segnato: domenica arriva l’occasione giusta

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Joao Pedro (28 anni, a destra) in azione contro Yoshida della Samp
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