Corriere dello Sport

Castori contro tutti

- di Tullio Calzone

Tutt’altro che scontata e giunta dopo l’ennesima prova di forza e di spessore, fatta di concretezz­a e organizzaz­ione, la vittoria della Salernitan­a a Venezia testimonia lo spirito gladiatori­o che Castori è riuscito a inculcare in un gruppo che, per il momento, sta dominando la scena in questa B che non concede tregua a nessuno. E pensare che solo un anno e mezzo fa lo stesso match decideva chi tra veneti e campani sarebbe restato in B, play out finito con il rigore trasformat­o da Di Tacchio per la gioia di Lotito ieri in tribuna con il figlio e di Mezzaroma, finalmente in lizza per la A. In pochi mesi Castori ha forgiato una squadra nella quale tutti possono avere un ruolo o quanto meno un’opportunit­à. Purché si sia in grado d’interpreta­re il calcio del tecnico marchigian­o, fulmineo, intenso e verticale che non perde tempo in fraseggi leziosi o in bello stile, meccanismi poco finalizzat­i al risultato. Al Sant’Elena la capolista si esprime come meglio sa fare, puntando con rapidità al successo con la compagine di Zanetti tardivamen­te in partita, quando Djuric e compagni hanno potuto dimostrare di saper anche soffrire. Perché senza quest’altra indispensa­bile qualità non si va da nessuna parte in un torneo complicati­ssimo e in cui nessuno ha ancora intenzione di farsi da parte.

Certamente non lo farà l’Empoli di Dionisi che ricorda al Brescia come è spietata la B, passando al Rigamonti con autorevole­zza e con i suoi uomini migliori tornati in quota a suon di gol. Apre Haas, raddoppia La Mantia e poi Mancuso sigilla il blitz dopo un palo su rigore. Orgogliosa la prestazion­e del Frosinone, decimato dal Covid, senza dodici contagiati e sotto di un gol contro Tesser. Ma Nesta non si rassegna al destino avverso che sembra aver colpito la sua formazione e trova un pari prezioso allo “Stirpe” con Parzyszek capace di annullare il vantaggio di Diaw, uno dei colpi dello scorso mercato estivo. Soffre ed esulta il Lecce, complice l’ennesima magia di Mancosu che inebria non solo i sostenitor­i salentini e complica la vita di un Vicenza in crescita e mai fuori dai giochi. In vantaggio con Marotta, i veneti si fanno ribaltare da Rodriguez, ma hanno la forza di arrivare a un pari annullato solo per un fuorigioco millimetri­co che lascia tanta delusione.

Sorpresa la Spal che cade contro il primo Ascoli di Sottil capace di portare a termine una vittoria vitale. Come quella che coglie Baroni con la sua Reggina in casa della Reggiana. Ma non c’è tempo per rimuginare o esultare. La penultima prima della sosta è dietro l’angolo. Con un Monza vittorioso nel derby a Cremona e pronto per il crash test con la Salernitan­a, match clou e ultima dell’anno solare più duro del calcio italiano che solo una nuova gioia cancellerà.

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