LE STELLE DI TRENTO RIMANDANO MODENA
Il big-match tra due squadre in crescita premia la banda Lorenzetti Abdel-Aziz e l’asse Giannelli -Lucarelli fanno la differenza Giani tradito da Lavia e centrali
Il derby dell’A22 va a Trento, così come all’andata, ma Modena nel frattempo è cresciuta e non demerita. Solo che non basta ancora. Grande volley al PalaPanini che, seppur deserto, ha offerto uno spettacolo di altissimo livello, almeno dal secondo al quarto set, tre parziali stellari grazie ai protagonisti in campo, al loro gioco, alle loro motivazioni. Il muro in faccia sparato su Karlitzek sul 20 pari nel quarto parziale ha scavato quel piccolo solco, quel mini break che ha lanciato l’Itas verso la vittoria: fino ad allora aveva prevalso il cambio palla e se c’era stata una differenza era stato il primo set, in cui Modena si era addormentata e aveva lasciato spazio a Trento.
Ritornando alla fine, è stato un pallone a fare la differenza a conferma della qualità complessiva in campo. Modena, reduce da cinque successi consecutivi fra Champions e campionato (dove aveva sconfitto Ravenna e Verona), aveva in mente il colpaccio: zeppa di “ex” com’è, ne aveva finalmente la motivazione e la forza. Ma ieri sera le sono mancati Lavia e i centrali. Fermo restando che di intese come quella fra
Giannelli-Lucarelli in Superlega ce ne sono poche e un bomber come Abdel Aziz chi non ce l’ha si limita ad ammirarlo (30 punti e mvp). Così Trento, oltre a lottare, ha approfittato di ogni singolo calo, anche individuale, di Modena, che adesso è una squadra ma non è ancora ai livelli della banda-Lorenzetti.
Primo set di marca trentina: due punti di gap subito (il profeta è Lisinac), poi dominio, con l’attacco fuori di Vettori che chiude l’agonia modenese. Secondo set, tutta un’altra pasta: prima ci si prende a pallate, poi inizia il festival dell’errore dai nove metri che fa salire lo score, fino ad un break di cinque punti per Modena che sorpassa con un muro di Stankovic e ha due set-point, prima rintuzzati da una diagonale di Abdel Aziz e poi messi in naftalina da un ace di Lucarelli.
Terza partita e chi si aspetta una Modena affranta ha capito male. Parità a 5, a 12 e a 19, Modena pare scoppiare di salute ringrazia Petric, che ne mette giù tre di fila, compreso l’ace della vittoria di tappa. Il resto diventa una questione tenuta mentale, di qualità complessiva e di panchina. Trento legge meglio le sbavature avversarie e vince anche nei numeri: 12-5 gli ace, 11-5 i muri squadra. Due parole sui giovani, con Rinaldi e Porro da una parte a fare le comparse e Michieletto dall’altra titolare e protagonista con 13 punti. Un predestinato.