Simone può diventare il Ferguson biancoceleste rinnovando il contratto in scadenza a giugno
Il 2020 è stato il suo anno d’oro, il 2021 si aprirà siglando il rinnovo annunciato ad agosto fino al 2025: sarà celebrato dalla Lazio
Il 2020 è stato il tempo di un uomo incoronato re. E’ l’anno tumultuoso che calcisticamente ha visto protagonista Ciro Immobile, Scarpa d’Oro in carica. La riceverà appena l’Olimpico riaprirà, in una cornice degna del titolo. L’evento merita il massimo degli onori, non questi stadi senza invitati, è il motivo per cui è stata rinviata la passerella. E’ stato l’anno di Ciro, ad agosto ha conquistato lo scettro di cannoniere europeo battendo le star, ha eguagliato il record di Higuain (36 gol in A), ha continuato a strasegnare dopo il lockdown. In tutto, nell’anno solare, ha colpito 28 volte. Solo Ronaldo e Lewandowski hanno segnato di più, 33 e 32 reti. Immobile è stato coperto di nomination assieme ai despoti del gol e poco importa che ieri non sia salito sul palco dei Globe Soccer Award di Dubai, le votazioni internazionali (lanciate quest’anno su internet) hanno premiato Lewandowski come bomber dell’anno, vincitore di tutto (Bundesliga, Champions, Coppa di Germania, premio Fifa The Best). Il 2021 continuerà ad essere l’anno di Immobile, lo aspetta il record laziale di Piola, per centrarlo gli mancano 20 gol (139 contro 159). Incombe dietro ogni assalto della Lazio, assicura il proseguimento della scalata ai record. Proverà a far paura al Bayern dei fenomeni negli ottavi di finale Champions di febbraio e marzo. Ciro ha saputo abbattere muri e porte, si cimenterà pur sapendo che i pronostici sono assoluti, tutti contrari.
IL RETROSCENA. Il 2021 si aprirà innanzitutto con la firma sul rinnovo annunciato ad agosto dalla società. Sarà celebrato adeguatamente, con un comunicato ad hoc. La Lazio è solita immortalare questi eventi con foto e note di rito, finora non ci sono stati. Gli accordi verbali erano stati trovati in ritiro, sono sempre stati validi, saranno ratificati appena rientrerà Lotito dalla vacanza invernale di Cortina. Le partite multiple, il caso tamponi e le altre vicissitudini hanno fatto slittare l’appuntamento. « Immobile rinnova il contratto per altri 5 anni fino al 2025, scelta di cuore e professionale.
Un segnale importante, la Lazio vuole cementare l’importanza di ciò che è stato fatto nella scorsa stagione. Ciro sceglie la Lazio a vita», fu l’annuncio fatto a voce da Stefano De Martino, direttore della comunicazione, tramite Lazio Style Radio. Immobile ha detto sì all’offerta da 4 milioni di bonus presentata da Lotito e Tare, prevede un contratto fino al 2025 con opzione 2026. E’ un contratto a vita, Ciro a febbraio compirà 31 anni. «Quando non gioco mi sento come un bambino a cui mancano i suoi giocattoli. Dall’arrivo di Ronaldo nel nostro campionato ho avuto uno stimolo in più, cerchi di arrivare alla pari di questi campioni e vedere fin dove ti puoi spingere. Ho parlato con tante persone per
chiedere come si allena Cristiano, voglio studiarlo. Ho 30 anni e spero di arrivare, tra qualche anno, anche sui livelli che sta garantendo Ibrahimovic in questo momento», è la confessione che Immobile ha fatto in Champions poche settimane fa dopo la vittoria sullo Zenit.
IL SIMBOLO. Un decennio di Immobile, si prefigura contando gli anni già vissuti con la Lazio (dal 2016 ad oggi) e quelli futuri (da contratto). Ha portato una ventata di gol mai vista prima, il suo incedere inarrestabile promette nuovi sorpassi in campionato per risalire verso le posizioni che contano. Ciro Immobile ha rilanciato i sogni dopo anni di sofferenze, delusioni e inciampi. Ha ricreato appartenenza, ha provoato uno slancio di orgoglio. I piccoli laziali indossano la sua maglia, sognano di diventare come lui. E’ il bomber che ha saputo raccogliere l’eredità della famiglia laziale. Facendo rivivere i bei tempi andati, dando lezioni di umiltà, ha insegnato a credere che tutto è possibile, anche sfidare il resto del mondo.