Tv e tamponi tutti i fronti della Serie A
FONDI. Dopo aver dato il via libera alla costituzione di una media-company per la gestione dei diritti tv, lo scorso 19 novembre, la serie A ha scelto all’unanimità di affidarsi alla cordata Cvc, Advent e Fsi. Quel giorno è cominciato il lavoro della commissione per definire ogni dettaglio.
BANDO DIRITTI TV. L’ultima assemblea dell’anno, il 18 dicembre, aveva come principale punto in agenda l’approvazione del nuovo bando di vendita per i diritti tv del triennio 2021-24. La Serie A punta a incassare 1,15 miliardi a stagione, con un amento di quasi 200 milioni rispetto al 2018-21. I pacchetti sono stati divisi secondo 3 filoni: uno per piattaforma, uno in forma mista e, infine, un pacchetto unico, con tutto a disposizione, destinato ad un intermediario che poi dovrebbe rivendere a sua volta i diritti. Per i primi giorni del nuovo anno è prevista la pubblicazione del bando. E’ difficile che l’asta si concluda con tutti i diritti assegnati. Più facile si passi a trattativa privata, nella speranza che si affaccino nuovi operatori come Amazon.
TAMPONI. Gravina l’ha nuovamente invocata, ma per il momento la Serie A ha detto no alla centralità dei tamponi. Un problema di costi, prima che di logistica: affidarsi ad un’unica struttura comporterebbe un netto aumento dell’esborso. Al momento, peraltro, la grande emergenza sembra rientrata. Da capire, comunque, se la questione possa essere riaperta.