Teodosic e i nervi da gestire
In un momento così difficile per l’intero Paese, l’interruzione su Raidue a 3’ dalla fine di Virtus-Milano in favore della diretta dalla Camera dei Deputati per le dichiarazioni di voto finale sul disegno di legge di bilancio 2021-2023, rappresenta per lo meno una sfortunata coincidenza.
Quelle che non appaiono affatto un caso sono le sconfitte della Virtus in coincidenza con i repentini cambi di umore e di rendimento di Teodosic . Finché il playmaker è rimasto freddo e lucido, ha regalato ai compagni perle di genialità assoluta come solo lui sa fare; ma quando si è fatto sopraffare dal nervosismo, lamentandosi continuamente con gli arbitri, il suo genio è rientrato nella lampada, quasi abbandonando la competizione, mentre Shields e Rodriguez rimanevano presenti a sé stessi.
Un repentino cambio di umore e di prestazioni che il formidabile regista serbo sta manifestando un po’ troppo spesso in questa stagione. Nonostante ciò, Bologna ha giocato alla pari contro l’Armani, mettendo in mostra a tratti una difesa aggressiva, fatta di anticipi e raddoppi, capace di mettere in difficoltà i ben noti meccanismi offensivi di Milano, miglior attacco della serie A.
In sostanza, se Teodosic riuscirà a non farsi fagocitare dal suo temperamento, e se coach Djordjevic riuscirà a rendere più produttiva una panchina che ieri non ha avuto nulla dai lunghi Alibegovic e Tessitori, quel «secondi a nessuno» potrebbe, chissà, trasformarsi in realtà. Per ora la realtà è che la Virtus ha subito il 5° ko di fila in casa.