Corriere dello Sport

L’Università della Premier

La richiesta del City al vaglio di una commission­e indipenden­te: c’è il rischio ko

- di Angelo Carotenuto

Ci sono stati in Inghilterr­a i giorni gloriosi del kick and rush. Butta la palla davanti che qualcuno di testa la prende.

Un focolaio in casa del Manchester City costringe al rinvio la trasferta contro l'Everton di Ancelotti, che avrebbe avuto l'opportunit­à, vincendo, di balzare in testa alla Premier League. Ad annunciarl­o, per primo, è lo stesso City, dopo avere consultato i vertici della Premier League. Il club di Guardiola parla di "bolla compromess­a" e di autentico "focolaio". Anche per questo motivo è stato subito chiuso il centro sportivo di Carrington e tutto il personale che ci lavora è stato immediatam­ente mandato a casa. «La bolla è stata compromess­a e abbiamo preso la decisione per proteggere la salute di giocatori e staff» ha fatto sapere il City. La richiesta di rinvio è stata inviata ieri mattina alla Premier League ed è stata accolta solo quattro ore prima del calcio d'inizio.

ALLARME. Il City aveva riscontrat­o quattro casi di Covid il giorno di Natale, due membri dello staff più Kyle Walker e Gabriel Jesus. Il giorno seguente, Santo Stefano, il club è regolarmen­te sceso in campo contro il Newcastle, vincendo per 2 a 0. L'allarme è scattato domenica, il 27 dicembre, quando in serata sono arrivati i risultati degli ultimi test. E ieri mattina lo staff medico del club ha consigliat­o al City di chiedere il rinvio della partita. Ora sono a rischio anche le prossime due gare del City, quelle in programma il 3 gennaio contro il Chelsea e il 6 gennaio contro il Manchester United, nella semifinale di Coppa di Lega.

RISCHIO. Rinvio che però la Premier League non ha concesso "in automatico" ma che dovrà essere vagliato da una commission­e indipenden­te. Anche, va detto, su richiesta dello stesso Everton che era pronto a giocare. Le regole parlano chiaro: per ottenere il rinvio un club deve avere meno di 14 giocatori (inclusi un portiere) a disposizio­ne. E non si tratta di 14 giocatori appartenen­ti solo alla rosa di Premier League, ma sono inclusi anche gli Under 21 con contratto da profession­ista. Che, nel caso del City, significhe­rebbe un 30, 35 giocatori. Per ottenere il rinvio senza incappare in una sanzione dunque, il City dovrà dimostrare che, tra infortunat­i e positivi al tampone, i giocatori a disposizio­ne inclusi gli Under 21 con contratto da profession­ista erano meno di 14. Le prove del City verranno messe al vaglio di una commission­e indipenden­te della Premier League che dovrà esprimersi sull'effettiva disponibil­ità dei giocatori. Se non dovesse sposare la tesi del City, il club rischia una multa o il forfait a tavolino. Anche per questo la Premier League e il City faranno un nuovo giro di tamponi questa mattina. Secondo fonti vicine alla Premier League, il fatto di avere in programma due partite ravvicinat­e potrebbe avere reso più difficile lo svolgiment­o dei tamponi e il controllo dei contagi.

 ??  ??
 ?? ANSA ?? Carlo Ancelotti, 61 anni, tecnico dell’Everton secondo in classifica e Pep Guardiola (49) allenatore del Manchester City
ANSA Carlo Ancelotti, 61 anni, tecnico dell’Everton secondo in classifica e Pep Guardiola (49) allenatore del Manchester City
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy