De Zerbi: Marino, che emozione!
IL TECNICO: «PASQUALE E’ UN MAESTRO PER ME»
L'editto di Roberto De Zerbi: «Vogliamo i quarti, a tutti i costi. Ci teniamo quanto il campionato, forse di più». La Spal è avvisata nel derby di Coppa Italia che il Sassuolo non snobba, memore anche dello scherzo che gli ha combinato il Perugia nell'edizione precedente. «Cerchiamo di affrontare l'impegno al meglio - spiega il tecnico neroverde -, sapendo che Chiriches, Locatelli, Defrel e Caputo sono usciti malconci con la Juve. Non avremo Berardi e Bourabia, vedremo Toljan. Abbiamo tanti giocatori che chiamati in causa hanno risposto presente. Non ho timori, non voglio sapere se il campo è brutto ma intendo vedere l'atteggiamento di chi si può giocare il passaggio del turno. Arrivare ai quarti è un traguardo importantissimo».
La Coppa Italia potrebbe essere una via per entrare in Europa: «Non so se possa essere la strada più corta perché negli ultimi anni questa competizione ha acquisito maggiore prestigio e poi si incontrano le big. So che ci aspetta una partita vera e può darci vantaggi anche per il Parma, altrimenti oltre ad arrabbiarmi ci penalizza per domenica».
IL MAESTRO. De Zerbi guarda ai sentimenti: «La Spal è allenata forse dal mio più grande maestro, al quale sono legato da tanto affetto. Sono emozionato, sarà una sensazione strana pensando a quello che gli ho combinato da giocatore. Sono organizzati, in campo sanno ciò che devono fare con elementi che hanno visto più la Serie A della B. Vedo lo stesso livello di difficoltà se avessimo trovato un club di A».
Si parla di mercato: «Può aiutarci ma la condizione fisica dei giocatori può aiutarci di più. Perdere Berardi per un mese è pesante, potremmo fronteggiare la situazione se fossimo certi delle condizioni di Defrel e se Caputo dovesse recuperare la forma velocemente. In questo caso del mercato m'interesserebbe poco».
FATTORE SORPRESA. Pasquale Marino punta alla sorpresa: «Ci proveremo, consapevoli di trovare una delle migliori della Serie A per il gioco che esprime. Questo modo di interpretare il calcio voluto da De Zerbi consente di far crescere e valorizzare i giovani. Già da giocatore si intuivano le sue potenzialità per diventare un ottimo tecnico visto che lo era in campo. Vincemmo il campionato a Catania e lui preferì andare al Napoli. Ci rimasi male, per noi era un giocatore importante, ma sono cose che capitano. Poi chiese di tornare. Noi dobbiamo gestire le energie. Non ci sarà Paloschi, preferiamo averlo pronto per la ripresa del campionato. E' anche giusto dare spazio a chi ha necessità di mettere minuti nelle gambe».