Solo test rapidi: il protocollo si fa economico
BARCELLONA - (a.d.p.) Il protocollo anti-Covid19 della Liga registra un sostanziale cambio in corsa. La primizia è stata svelata, in nottata, nel corso della popolare trasmissione radiofonica El Partidazo di Cadena Cope, che ha avuto accesso alla documentazione. La principale novità riguarda la sostituzione dei tradizionali test Pcr, svolti 48 ore prima di ogni partita, con quattro test rapidi antigenici da svolgere ogni settimana. Alla base della decisione, gli altissimi costi divenuti ormai insostenibili per la Lega calcio iberica. Le novità sarebbero state già approvate dalla comissione delegata della Liga e inserite nella circolare n. 27, che spiega esplicitamente i motivi. La mezza rivoluzione partirà, per quanto riguarda la Primera Division, già dalla prossima giornata infrasettimanale, la 19ª, il prossimo 19 gennaio.
TAGLIO NETTO. «Le modifiche al protocollo hanno l'obiettivo di essere economicamente più favorevoli, senza perdere efficacia nel controllo dei contagi nel nostro settore», recita il documento, dove si parla di 2.000 Pcr svolti ogni settimana, tra tutte le squadre, finora. «Dall'inizio della stagione 2020/21 ad oggi, sono stati realizzati 85.000 test Pcr e 10.000 prove sierologiche per un importo totale di 16 milioni di euro e 75.000 test rapidi antigenici, per un importo di 350.000 euro». Poco più di 4,6 euro a prova, pertanto, di qui in avanti, che daranno un po' di respiro alle casse della Lega,. Comunque non viene vietato ai singoli club di utilizzare il vecchio metodo. «Chi desidera continuare a realizzare test Pcr potrà farlo, però dovranno essere gestiti direttamente dai club, che ne assumeranno i costi». In caso di positività al tampone rapido, che si limita a individuare solo le proteine del virus, il calciatore in oggetto dovrà comunque passare per il tampone tradizionale che studia il materiale genetico. In base alla tempistica del rilevamento, l'obbligatorietà potrebbe essere estesa a tutta la squadra. Come c'era da attendersi, in rete si sono già scatenate le polemiche per il timore di falsi negativi e per il sospetto che, dietro alla decisione, ci sia la volontà di portare a termine ad ogni costo il torneo anche quest'anno.