L’ALTRA SEMIFINALE Ramos e Marcelo, caccia al record di Gento
A MALAGA CONTRO L’ATHLETIC DI MARCELINO
Da Madrid a Malaga, passando per Pamplona. Il Real non è mai tornato a casa dopo il deludente e controverso pari sul campo dell’Osasuna. Troppa neve, l’aeroporto di Barajas chiuso e una scelta saggia: trasferirsi direttamente al Sud, in Andalusia, dove in questi giorni la squadra di Zidane difende la Supercoppa di Spagna conquistata l’anno scorso a Gedda, in Arabia Saudita. Vinse ai rigori contro l’Atletico dopo aver eliminato il Valencia in semifinale, il Real. Quest’anno, invece, il primo avversario è l’Athletic Bilbao di Marcelino, l’allenatore chiamato a sostituire dieci giorni fa, sulla panchina dei baschi, Gaizka Garitano.
INSEGUENDO IL 12º. La Rosaleda di Malaga è il teatro della seconda semifinale. Il Madrid ci arriva da campione di Spagna, l’Athletic da finalista di una Coppa del Re che ancora deve essere assegnata (lo sarà il 4 aprile). Zidane insegue il suo 12º trofeo da allenatore deI Blancos. Ha vinto tutte le finali a cui ha preso parte. I primi ostacoli, stavolta, sono le domande della stampa spagnola sui temi caldi: l’imminente ritorno di Jovic all’Eintracht («Per ora è ancora un nostro giocatore»), il rinnovo di Sergio Ramos, che tarda ad arrivare («È qui con noi, è concentrato»), e non ultima la polemica dopo il deludente pari di Pamplona nell’ultimo turno di campionato, il secondo consecutivo dopo quello con l’Elche. Tebas, presidente della Liga, ha classificato come «scuse» le lamentele di Zizou sul fatto che fosse stato consentito di giocare la partita con l’Osasuna nonostante un campo praticamente ghiacciato. Il francese, per non entrare in ulteriori polemiche, s’è limitato a non rispondere, se non con uno scontatissimo «Pensiamo solo alla partita con l’Athletic»..
Più diretto il suo collega Marcelino: «Siamo a due partite dal vincere il torneo». Una frase tutto sommato banale, ma che serve a dare fiducia a un Athletic che in campionato non se la passa bene (è 12º) e che con il Real ha già perso un mese fa (3-1). «Ci aspetta una partita indubbiamente difficile, ma la voglia è tanta. Il fatto che il Real sia favorito non ci deve privare della convinzione di poter vincere».
FORMALITÀ. Dovrà farlo contro una squadra che ultimamente sta facendo pochissimo turn over, soprattutto a centrocampo. I tre pilastri non si toccano, Odegaard e Valverde trovano pochissimo spazio e il più “vecchietto”, Luka Modric, è sul punto di rinnovare per un'altra stagione: «Sto parlando con il club, le trattative procedono bene» ha detto il croato. Poi, forse, toccherà a Ramos: «Sergio è mio amico, non posso prendere posizione, spero solo che sia contento». Il capitano e Marcelo, dovessero vincere la Supercoppa, raggiungerebbero Paco Gento, attualmente il giocatore della storia del Real Madrid con più trofei: ben 23.
Inseguono il trofeo numero 23 col Real E Zidane insiste sui suoi fedelissimi