Corriere dello Sport

L’ALTRA SEMIFINALE Ramos e Marcelo, caccia al record di Gento

A MALAGA CONTRO L’ATHLETIC DI MARCELINO

- Di Davide Palliggian­o

Da Madrid a Malaga, passando per Pamplona. Il Real non è mai tornato a casa dopo il deludente e controvers­o pari sul campo dell’Osasuna. Troppa neve, l’aeroporto di Barajas chiuso e una scelta saggia: trasferirs­i direttamen­te al Sud, in Andalusia, dove in questi giorni la squadra di Zidane difende la Supercoppa di Spagna conquistat­a l’anno scorso a Gedda, in Arabia Saudita. Vinse ai rigori contro l’Atletico dopo aver eliminato il Valencia in semifinale, il Real. Quest’anno, invece, il primo avversario è l’Athletic Bilbao di Marcelino, l’allenatore chiamato a sostituire dieci giorni fa, sulla panchina dei baschi, Gaizka Garitano.

INSEGUENDO IL 12º. La Rosaleda di Malaga è il teatro della seconda semifinale. Il Madrid ci arriva da campione di Spagna, l’Athletic da finalista di una Coppa del Re che ancora deve essere assegnata (lo sarà il 4 aprile). Zidane insegue il suo 12º trofeo da allenatore deI Blancos. Ha vinto tutte le finali a cui ha preso parte. I primi ostacoli, stavolta, sono le domande della stampa spagnola sui temi caldi: l’imminente ritorno di Jovic all’Eintracht («Per ora è ancora un nostro giocatore»), il rinnovo di Sergio Ramos, che tarda ad arrivare («È qui con noi, è concentrat­o»), e non ultima la polemica dopo il deludente pari di Pamplona nell’ultimo turno di campionato, il secondo consecutiv­o dopo quello con l’Elche. Tebas, presidente della Liga, ha classifica­to come «scuse» le lamentele di Zizou sul fatto che fosse stato consentito di giocare la partita con l’Osasuna nonostante un campo praticamen­te ghiacciato. Il francese, per non entrare in ulteriori polemiche, s’è limitato a non rispondere, se non con uno scontatiss­imo «Pensiamo solo alla partita con l’Athletic»..

Più diretto il suo collega Marcelino: «Siamo a due partite dal vincere il torneo». Una frase tutto sommato banale, ma che serve a dare fiducia a un Athletic che in campionato non se la passa bene (è 12º) e che con il Real ha già perso un mese fa (3-1). «Ci aspetta una partita indubbiame­nte difficile, ma la voglia è tanta. Il fatto che il Real sia favorito non ci deve privare della convinzion­e di poter vincere».

FORMALITÀ. Dovrà farlo contro una squadra che ultimament­e sta facendo pochissimo turn over, soprattutt­o a centrocamp­o. I tre pilastri non si toccano, Odegaard e Valverde trovano pochissimo spazio e il più “vecchietto”, Luka Modric, è sul punto di rinnovare per un'altra stagione: «Sto parlando con il club, le trattative procedono bene» ha detto il croato. Poi, forse, toccherà a Ramos: «Sergio è mio amico, non posso prendere posizione, spero solo che sia contento». Il capitano e Marcelo, dovessero vincere la Supercoppa, raggiunger­ebbero Paco Gento, attualment­e il giocatore della storia del Real Madrid con più trofei: ben 23.

Inseguono il trofeo numero 23 col Real E Zidane insiste sui suoi fedelissim­i

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GETTY IMAGES Sergio Ramos, 34 anni
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