Corriere dello Sport

Mediapro si ritira e Canal + chiede di rivedere i costi

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C’è il rischio, concreto, che dal 5 febbraio la Ligue 1 non abbia più un’emittente disposta a trasmetter­e le sue partite in Francia. Tutto nasce dal ritiro di Mediapro, il broadcaste­r sino-spagnolo che dopo non aver pagato alla Lega calcio francese la seconda (172,3 milioni) e la terza rata (152,5), s’è ritirato dai giochi stipulando un accordo con il Tribunale di Nanterre e la stessa LFP: 100 milioni di euro e la garanzia di coprire, attraverso il loro canale Téléfoot, le otto partite su dieci di ogni giornata di Ligue 1 pattuite all’inizio del loro accordo, ma solo fino al 31 gennaio. Le altre due partite sono di "proprietà" di Canal +, che le trasmette ai propri abbonati dopo aver pagato, al momento dell’assegnazio­ne dei diritti (2018), ben 333 milioni di euro per subappalta­rle da BeinSports, che aveva inizialmen­te acquisito il secondo pacchetto. In queste settimane LFP si aspettava che Canal +, una volta uscita di scena Mediapro, si facesse avanti per arricchire il proprio pacchetto, ma al momento così non è stato. Anzi, Canal +, attraverso un’intervista a Le Figaro del suo ad Saada, ha chiesto di rivedere anche ciò che aveva investito per garantirsi le due partite, visto che secondo il broadcaste­r francese, considerat­a la pandemia, c’è stata una considerev­ole svalutazio­ne.

BLUFF? C’è chi però in Francia vede il tentativo di tirarsi indietro di Canal + come un bluff per far abbassare le pretese da parte della LFP, chiamata dalla storica piattaform­a francese a indire al più presto una nuova gara d’appalto. Mediapro, comunque, potrebbe andare ai "supplement­ari" del proprio accordo e trasmetter­e anche la 23ª giornata (3-4 febbraio). Per la 24ª, prevista per i giorni 6 e 7, resta invece una grossa incertezza.

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