L’ULTIMO COLPO Ecco Perez, è un Arezzo tutto nuovo
Continua il maquillage amaranto. Non si potrà mai certo imputare alla dirigenza di Via Gramsci di non aver profuso il massimo impegno per raddrizzare il disastroso inizio stagionale. La rosa di settembre non esiste più e ancora l'opera di trasformazione non è del tutto completata. Tutti i primi prestiti torneranno alle società d'appartenenza. Altri giocatori di proprietà verranno lasciati liberi di accasarsi presso altre compagini. E' il caso, fra gli ultimi, dei centrocampisti Males e Raja e del difensore Maestrelli. Males, titolare nelle prime uscite stagionali, complici una serie d'infortuni, è finito ai margini del progetto. Raja e Maestrelli, invece, non hanno mai trovato spazio e, quindi, verrà data loro l'occasione di trovare una sistemazione dove potersi esprimere. A queste vanno aggiunte le quasi certe partenze del mediano Bortoletti, richiesto da Piacenza e Fermana, e del difensore Baldan, per il quale è sempre vivo l'interessamento di Livorno, Potenza e dello stesso Piacenza. Appare destinato a fare le valigie anche Benucci, prodotto del vivaio aretino, che ha faticato non poco in stagione.
Sul fronte entrate sono da registrare gli arrivi dal Pescara del difensore destro Ventola e dell'attaccante esterno Di Grazia. Ventola giunge in Toscana con la formula del prestito mentre Di Grazia a titolo definitivo. Al nuovo Arezzo mancava una punta centrale in sostituzione dell'infortunato Pesenti. La soluzione al problema si chiama Leonardo Perez, classe 1989, che arriverà oggi in città e firmerà un contratto della durata di due anni e mezzo. Perez è l'attaccante che corrisponde all'identikit fatto da Camplone: forte fisicamente, gran lottatore, abile nelle sponde. Nella scorsa stagione a
Francavilla è andato a segno 12 volte su un totale di 28 apparizioni, quest'anno era a quota 2 reti in 12 presenze prima d'imboccare la strada per Arezzo.
Con l'arrivo di Perez il mercato amaranto è di fatto chiuso, adesso sta a Camplone amalgamare il tutto e tirar fuori un gruppo in grado di far uscire l'Arezzo dalla sabbie mobili di fondo classifica. Ci vorranno sacrificio, applicazione e carattere, elementi che la squadra, nell'ultima uscita di Ravenna, è riuscita a esprimere solo nella seconda parte di gara, regalando di fatto il primo tempo all'avversario.
Con il Cesena, sabato, questo non potrà accadere perché ulteriori passi falsi non sono più permessi. Da ora conta solo vincere.