Corriere dello Sport

«Brindo ai venti anni di Coppa America voglio il trofeo e far crescere i giovani»

Lo skipper Max Sirena è alla settima partecipaz­ione «Al lavoro anche a Natale e Capodanno per essere pronti: sono orgoglioso di un team così unito»

-

Luna Rossa festeggia i venti anni in Coppa America e lo skipper Max Sirena è alla sua settima partecipaz­ione. Entrambi hanno una gran voglia di vincere e i giochi stanno per iniziare.

Come colloca ad oggi il team di Luna Rossa?

«Essere qui 20 anni dopo la prima sfida di Luna Rossa, a livello personale e come team, è una grande soddisfazi­one. Dopo tre anni e mezzo di lavoro intenso, l’annullamen­to dei due eventi di Cagliari e Portsmouth ci ha privato di un termine di paragone con gli avversari. Dopo le regate di dicembre ci sentiamo molto competitiv­i, abbiamo regatato contro tutti gli altri in differenti condizioni di vento e testato la barca nelle varie condizioni. Siamo sicurament­e molto contenti delle performanc­e con vento medio-leggero, mentre dovevamo migliorare in condizioni di vento medio-forte. Cosa che abbiamo fatto in queste settimane lavorando tanto per migliorare in quel range. I due giorni di test all’inizio di questa settimana ci hanno dato conferma delle nostre aspettativ­e. Penso che chiunque dei tre team possa vincere la Prada Cup. Ci aspettiamo delle belle battaglie in acqua. Gli inglesi sono migliorati molto, come prevedibil­e per Ben Ainslie. Saremo solo tre team nella Prada Cup, ma tutti molto forti e in grado di vincere».

Qual è il punto di forza degli azzurri? «Una cosa che mi rende molto contento e orgoglioso: è la reazione che ha avuto il team arrivando in Nuova Zelanda. Da fine settembre ad oggi abbiamo fatto forse solo tre giorni di pausa. Siamo in Coppa America e dobbiamo spingere sempre al massimo, ma è la prima volta, almeno nella mia esperienza dalle passate sfide, in cui nessuno si è fermato il giorno di Natale o la sera di Capodanno. Alle tre di notte del primo dell’anno c’erano tecnici che lavoravano a bordo. E la cosa bella è che non ho dovuto chiedere, lo hanno fatto di loro spontanea volontà. Questo è il valore e la forza del team. Alla fine la ‘rockstar’ è il gruppo non un singolo individuo»

La tecnologia di questi scafi ‘schiaccia’ il valore umano? «Assolutame­nte no: c’è sempre l’uomo. È fondamenta­le che l’uomo abbia il controllo della tecnologia e che la usi al meglio. Queste

barche sono iper-sofisticat­e e complicate e nei pochi giorni di regata hanno già fatto vedere che si può fare del match race puro, forse ancora più spinto rispetto alle barche tradiziona­li».

La Coppa America rappresent­a da sempre innovazion­e, tecnologia e futuro. Quanta soddisfazi­one c’è da parte di uno skipper, nell’aver creato un team quasi tutto italiano?

Sono molto felice e per questo devo ringraziar­e Patrizio Bertelli. È lui il perno di Luna Rossa in questi ultimi venti anni. Dobbiamo ringraziar­e lui, nonostante non sia qui in Nuova Zelanda in questo momento. Da parte mia ho cercato di fare del mio meglio e di mettere insieme le tante tessere per creare un bel quadro. Adesso vediamo il risultato di queste regate»

E nel far crescere una nuova generazion­e di giovani? «Quando abbiamo lanciato que

«La tecnologià c’è ma è sempre l’uomo che deve riuscire a governarla»

sta sfida, era uno degli obiettivi. Con Patrizio Bertelli abbiamo deciso di dare spazio a una nuova generazion­e di velisti e non solo: anche progettist­i, designer e ragazzi dello shore team. Ci sono tanti ragazzi del team giovani, sotto i 25 anni, che hanno portato un grande contributo, tante idee fresche all’interno del gruppo. Soprattutt­o sarà un investimen­to che porterà frutti per il futuro».

Cosa c’è nel futuro di Max Sirena?

Oggi il mio futuro è il presente: Luna Rossa. Quindi il mio obiettivo è cercare di vincere più regate possibile. Pensiamo step by step, cercando di arrivare in finale alla Prada Cup, poi una volta lì proviamo a vincerla e poi vedremo cosa possiamo fare contro il Defender. Ma facciamo un passo alla volta. Adesso ci sono i Round Robin e vediamo come andrà. Ma l’obiettivo è quello di vincere più regate possibile».

 ?? GETTY IMAGES ?? Max Sirena, 48 anni
GETTY IMAGES Max Sirena, 48 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy