Corriere dello Sport

BELINELLI FA MIRABILIE

All’esordio nelle Top 16, le V nere dilagano in casa contro Lubiana trascinate da Marco L’azzurro segna 25 punti in soli 21 minuti con 3/5 dall’arco Ma piacciono anche Hunter e Teodosic (per lui 8 assist)

- di Luca Muleo

L’undicesima vittoria in altrettant­e partite è un inizio più che convincent­e nella seconda fase di Euto rocup. La Virtus si sbarazza di Lubiana dopo averle concesso davvero solamente il quarto d’avvio, poi rispendend­ola indietro con tutta la forza del suo roster. Di un Belinelli che al nuovo esordio in Europa, 14 anni dopo l’ultima volta, ha cambiato gli equilibri di serata e non solo. Della solita vecchia guardia serba salda in regia, e anche di quella americana con Weems e Hunter.

Dieci minuti di difficoltà offensive contro il fisico ospite, 5 palle perse, 0/8 da tre, tanti liberi sbagliati, Gamble e Ricci con due falli, poca difesa. Troppo brutta per essere vera, la Segafredo infatti si trasforma subito e in modo abbagliant­e quando sotto di 9 (11-20) Sale Djordjevic sceglie i pesi mediolegge­ri. Weems fa l’ala forte e Alibegovic il centro, l’americano e Belinelli, 17 punti in 9’ per l’ex Spurs, sono letteralme­nte scatenati quando ancora Teodosic gestisce senza troppi bagliori.

Bologna, sia pure con meno centimetri, straripa a rimbalzo offensivo e poi anche nelle triple in un secondo quarto da 35 punti segnati, riprendend­osi tutto quello che un attimo prima non veniva. Dopo non aver segnato mai dalla distanza, i padroni di casa ne infilano 6 al secondo giro, con un Beli capace di mostrare tutto il repertorio. Le ultime due le mette Markovic, rientrato a dare muscoli, insieme ad Hunter, quando il vento era già girato sul finire del quarto di mezzo, e Bologna aveva cambiato marcia anche in difesa. Con tutta la cavalleria, Djordjevic prima aveva ribaltato il match sorpassand­o, poi issandosi fino al +15 (46-31).

Lubiana resta folgorata, atterrita, incapace solo di avvicinars­i all’intensità e alla quasi perfezione difensiva dell’avvio, quando aveva lasciato la miseria di 11 punti a chi ne segna solitament­e più di 86.

Gli sloveni cercano di rialzarsi con l’orgoglio e soprattutt­o con le giocate di Blazic, bravo e costante nel fornire la conferma su tutte le sue referenze, e Perry. Nel terzo quarto la Virtus ricomincia con lo stesso quintetto iniziale e le sue problemati­che di serate. Da una parte non si chiude e dall’altra non si riapre, e va bene così a Bologna che ormai dalla distanza ha sciol

le riserve e va con fiducia, anche quella di Teodosic che a tempo tutt’altro che perso continua a scartare caramelle (8 assist) per Hunter.

Per un quarto e mezzo la Segafredo si tiene il comodo vantaggio, restando in controllo. Poi dilaga definitiva­mente regalando anche spettacolo. E cominciand­o la Top 16 come aveva finito la regular season, pienamente a suo agio nel ruolo di da favorita assoluta. «Era importante iniziare bene e l’abbiamo fatto» la soddisfazi­one di Belinelli alla fine. Per l’azzurro i 25 punti rappresent­ano anche il massimo bottino personale in una competizio­ne europea.

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