L’idoneità degli atleti non professionisti
l’iniezione letale nel carcere di Terre Haute, in Indiana. L’esecuzione - che ha provocato indignazione in tutto il mondo - è l’undicesima da quando l’amministrazione Trump lo scorso luglio ha ripristinato la pena di morte federale dopo 17 anni di pausa, era stata sospesa martedì per consentire l’ennesima perizia psichiatrica. Ma le speranze erano state freddate dalla Corte Suprema, che aveva messo in minoranza i tre giudici liberal: Stephen Breyer, Elena Kagan e Sonia Sotomayor. Lisa aveva 52 anni ed era stata condannata 13 anni fa per un delitto efferato: nel 2004, dopo aver finto per mesi di essere incinta, aveva strangolato e squartato una donna all’ottavo mese, strappandole con un coltello dalla pancia il feto di una bambina prematura. La bimba era stata ritrovata miracolosamente in buona salute: ha compiuto 16 anni un mese fa.
ROMA - Il documento è firmato da Giovanni Rezza e arriva dal ministero della Salute e riguarda la prevenzione sanitaria: destinatari vari ministeri e dipartimenti, la Federazione medico-sportiva, l’Istituto Superiore di Sanità, il Coni e il Cip. Oggetto: l’idoneità all’attività sportiva agonistica degli atleti non professionisti Covid positivi guariti e in atleti con sintomi suggestivi per Covid in assenza di diagnosi da Sars-Cov-2 ma compatibili con la circolazione del virus. Quindi massima attenzione e scrupolosità durante le visite mediche finalizzate alla certificazione di idoneità alla pratica sportiva non agonistica. L’infezione da Sars-Cov-2 può decorrere in modo asintomatico o paucisintomatico ma può essere causa di quadri clinici seeveri e in alcuni casi mortali. Nella valutazione di atleti positivi guariti è necessario porre attenzione agli apparati il cui coinvolgimento è più frequente e rischioso per i possibili esiti a lungo termine, attraverso la raccolta dell’anamnesi e dell’esecuzione di un esame obiettivo alla ricerca di segni o sintomi. Le raccomandazioni predisposte sulla base del documento della Federazione medico sportiva italiana sono state condivise con il Dipartimento dello Sport, con Coni e Cip e con il gruppo di lavoro della tutela della salute nelle attività sportive.