Corriere dello Sport

Cozzi: «Siamo fieri di noi»

IN CAMPO CON UN’ETÀ MEDIA DI 22 ANNI

- di Antonio Giordano

NAPOLI - Eppure, così non fa male: perché ne sono successe talmente tante, anche la Asl che blocca tre calciatori e Alessio Dionisi in albergo, e non sarebbe giusto lamentarsi. Anzi così fa (paradossal­mente) bene: perché nel 3-2 a Napoli, l’Empoli trova nuove risposte sul proprio organico e sa che può continuare ad essere protagonis­ta nel campionato di serie B, che sta comandando.

«Usciamo a testa alta, i ragazzi hanno fatto una prestazion­e straordina­ria». I ragazzi, eh sì, avevano un’età media di ventidue anni e non hanno sofferto le assenze: ha giocato una specie di Empoli-B, ma l’ha fatto con spregiudic­atezza e Paolo Cozzi, che ha dovuto sostituire

Dionisi in panchina, se l’è goduto per davvero durante quell'ora e mezza densa di emozioni. «Abbiamo affrontato una delle squadre più forti della Serie A e siamo stati capaci di restare in partita sino alla fine. Non ci siamo snaturati, abbiamo giocato come sappiamo, abbiamo provato a fare qualcosa di importante e ci abbiamo creduto. Possiamo essere egualmente contenti e guardare avanti».

E’ la Serie B che interessa e domenica c’è subito la super-sfida con la Salernitan­a, quella che rapirà tutta l’attenzione dell’Empoli, che dal “Diego Armando Maradona” se n’è andato appagato ed anche ottimista: «Bajrami ha dimostrato il suo talento ma anche gli altri hanno confermato la bontà della politica societaria, splendida realtà con un settore giovanile molto forte. Questa partita ci ha detto che siamo un grande gruppo». Che guarda orgogliosa­mente avanti: per l’Empoli è già domenica. «E da questo stadio usciamo fieri di ciò che i nostri giovani sono stati capaci di costruire».

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LAPRESSE Paolo Cozzi, 47 anni, allenatore in seconda dell’Empoli

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