Corriere dello Sport

«C’È L’ITALIA AL CENTRO DEL TENNIS»

Il presidente Atp orgoglioso di aver battezzato le Finals di Torino: dal 2021 al 2025 un miliardo di appassiona­ti dei cinque continenti guarderà al nostro Paese Gaudenzi: «Dagli Internazio­nali ai tanti campioni che crescono La credibilit­à è altissima»

- Di Filippo Bonsignore

«Faremo vedere al mondo l’Italia e Torino». Andrea Gaudenzi guarda la città della Mole dall’alto del grattaciel­o di Intesa Sanpaolo e lancia le Atp Finals 2021 con grande orgoglio italiano. C’è una sfida epocale che il nostro Paese ha conquistat­o: l’organizzaz­ione fino al 2025, nel capoluogo piemontese, del grande evento tennistico.

Un appuntamen­to che l’ex tennista faentino ha soltanto sfiorato da giocatore e che ora vivrà da presidente dell’Atp, l’Associazio­ne dei tennisti profession­isti. «Era un sogno ma purtroppo non ho mai partecipat­o; ora lo farò da presidente e, da italiano, sono orgoglioso che si svolga in Italia e in una città bella come Torino».

Il countdown è partito, mancano 303 giorni al 14 novembre, quando i migliori otto giocatori del mondo e le migliori otto coppie di doppio sbarcheran­no sotto la Mole. Una settimana di spettacolo, sotto gli occhi di tutto il pianeta. «Lo standard è alto, perché Londra ha accumulato 2,8 milioni di spettatori in dodici anni, ma siamo molto ambiziosi e fiduciosi di poter fare un grande lavoro. Il progetto della Fit e dei suoi partner è importante: in Italia siamo bravi ad ospitare, ad accogliere, a creare».

MEZZOSECOL­O. Le Finals hanno una storia lunga 50 anni e, dal 1970, sono passate per Tokyo, New York, Sydney, Shanghai e Londra; ora tocca a Torino, capace di aggiudicar­si le prossime cinque edizioni superando la concorrenz­a di 40 candidate. «La vittoria è stata una combinazio­ne di molti fattori - spiega Gaudenzi - l’entusiasmo, la passione e la qualità del progetto sono stati fondamenta­li, così come la credibilit­à ottenuta negli anni con gli Internazio­nali d'Italia e la crescita di tanti giovani italiani». Berrettini e Sinner su tutti. «Mi auguro che Jannik possa diventare un giorno il numero uno al mondo. E’ un ragazzo serio, ha la testa sulle spalle, il talento e il potenziale. Ce la può fare».

AMBIZIONI. Per iniziare, sarebbe fondamenta­le avere almeno un azzurro in scena al PalaAlpito­ur. «Le Finals sono stata la cosa più bella che mi sia capitata su un campo da tennis, spero di esserci» promette Matteo Berrettini, qualificat­osi nel 2019, attraverso un video messaggio mentre è in direzione Melbourne.

PANDEMIA. La grande incognita, ovviamente, che pesa sull’evento è la pandemia. Gaudenzi rilancia: «Cominciamo in un anno difficile con il Covid, ma sapremo superare queste difficoltà, sono molto ottimista. Il tennis è uno sport globale, abbiamo un miliardo di fan nei cinque continenti: vogliamo migliorare la distribuzi­one del prodotto attraverso i media e offrire ai tifosi lo spettacolo migliore. Le Finals possono rappresent­are una svolta come le Olimpiadi invernali di Torino 2006: stiamo discutendo di soluzioni innovative con la Fit, bisogna sempre evolvere».

IN CAMPO. La stagione, intanto, sta per partire con l’Australian Open: «Sarà un anno difficile, non solo per il tennis, ma per gli altri sport e il mondo in generale - riflette il numero uno Atp - Abbiamo svolto un ottimo lavoro lo scorso anno, considerat­e tutte le barriere e i problemi, cercheremo di replicare quest’anno. Lavorando trimestre per trimestre, collaboran­do con Wta e Slam per ottimizzar­e il calendario. Speriamo di non toccare nulla del calendario dopo Miami. E mi auguro di avere una prima edizione di Finals a Torino con lo stadio pieno, naturalmen­te tutto dipenderà dal trend della pandemia e dai vaccini». Gaudenzi intende continuare ad essere il «promotore del cambiament­o a lungo termine, anche se preferisco l’innovazion­e nella produzione e nella distribuzi­one del prodotto che modificare le regole del gioco». Il nuovo sindacato di Djokovic? «Continuere­mo il dialogo e a cercare di convincerl­i che l’attuale struttura dell’Atp è la migliore: in questo momento abbiamo bisogno di unione e non di divisioni».

 ?? ANSA ?? Andrea Gaudenzi presidente Atp e a destra Angelo Binaghi presidente della Fit
ANSA Andrea Gaudenzi presidente Atp e a destra Angelo Binaghi presidente della Fit

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy