RIVOLUZIONE RENAULT ESERCITO ELETTRIFICATO
Luca de Meo, CEO del Gruppo francese, ha presentato il piano strategico fino al 2025 Entro il prossimo quinquennio 14 nuovi modelli, al 50% elettrici e ibridi. C’è anche l’icona Renault 5
Una rivoluzione per cambiare il corso della storia, in pieno stile francese. Luca De Meo, ad Renault, ha dato il via alla “Renaulution”, il nuovo piano strategico che segna la riorganizzazione totale della Losanga. Una rivoluzione, appunto, dettata dalle difficoltà vissute dal Gruppo, acuite dalla pandemia, e che ridisegna la sua galassia in 4 marchi e 24 nuovi modelli pronti al lancio, per puntare su elettrico, auto compatte e servizi di mobilità, secondo una nuova filosofia: produrre di meno, ma in maniera più razionale, per aumentare i margini di guadagno su ogni singola vettura. Il piano si basa sul taglio alle piattaforme, da 6 a 3, e delle famiglie di powertrain, da 8 a 4, come base di produzione dei nuovi modelli e avverrà in tre fasi.
La prima, chiamata “Risurrezione”, con scadenza al 2023 e focalizzata su margini e aumento della generazione di cassa, la seconda, detta “Rinnovamento”, fino al 2025, che prevede l’ampliamento della gamma e il miglioramento della marginalità dei singoli Marchi e infine la terza, “Rivoluzione”, incentrata su tecnologia e mobilità, dal 2025 in poi.
Ça va sans dire, Renault ha il ruolo centrale. La Losanga porterà, entro il 2025, 14 nuovi modelli, di cui 7 elettrici a batteria e provare a conquistare i settori di mercato delle compatte e delle medie. Per farlo, De Meo, uno degli artefici del successo targato 500, punta a replicare quell’operazione, toccando, ancora una volta, le corde della nostalgia. Infatti, il pilastro del piano di rilancio è rappresentato dalla Renault 5 Protoype, concept elettrico realizzato sulla piattaforma CMF-B EV, che riprende in chiave moderna gli stilemi della R5 del ’72. Un passato glorioso, per proiettarsi in un futuro fatto di innovazione, che non sarà fatta in modo esclusivo, ma aperto, realizzato sulla nuova piattaforma “Software Republic” che permetterà ai futuri partner, di sviluppare competenze comuni per equipaggiare le vetture con tecnologie sempre aggiornate. E dato che per l’hi-tech la connettività è imprescindibile, Renault, nel 2022 presenterà il My Link, un nuovo sistema di infotainment che integra i servizio Google diventato il primo Costruttore generalista al mondo a offrire questo tipo di servizio.
Il rinnovamento tocca anche Dacia. Il marchio low-cost sarà accorpato a Lada in una nuova Business Unit che sfrutti le sinergie tra i due marchi. Il pianale CMF-B sarà la piattaforma unica per i due brand, declinata complessivamente in 11 tipi di carrozzeria e alimentazioni termiche, elettriche ed elettrificate. Entro il 2025 è programmato l’arrivo di 3 nuove vetture, con la più attesa rappresentata dal Bigster Concept, Suv con il quale si vuole irrompere nel segmento C.
Il piano di rilancio tocca soprattutto il brand Alpine. La Casa di Dieppe, racchiuderà Alpine Cars, Renault Sport Cars e Renault Sport Racing, diventando così un’unica entità dedicata alla produzione di auto elettriche ad alte prestazioni, potendo contare sul supporto di competenze garantito dal team di F1 con base ad Enstone, in UK. Il piano riservato ad Alpine è ambizioso perché prevede la produzione di tre modelli: una compatta sportiva su piattaforma CMF B-EV, un crossover sportivo su base CMF-EV e la nuova Alpine A110 in collaborazione con Lotus. Il quarto punto della “Renaulution” tocca l’offerta di servizi legati alla mobilità, con la nascita di Mobilize, il quarto brand della Renaulution. La nuova divisione riunisce tutte le attività del Gruppo che riguardano mobilità sostenibile e offrirà in car sharing “pay per use”, una gamma di veicoli elettrici dedicati agli spostamenti cittadini a impatto zero. Il servizio è sia per privati, sia per aziende, ed è attivo già da quest’anno con la Dacia Spring. In futuro, la flotta verrà ampliata con nuovi modelli, anche commerciali, ma la vettura simbolo della mobilità responsabile è il prototipo EZ-1, atteso per il 2023. Veicolo erede della Twizy, ideale per muoversi in città, per andare da un punto A, a un punto B, senza inquinare.
«Il piano Renaulution consiste nell’orientare tutta l’azienda facendola passare dalla ripresa dei volumi al valore - ha spiegato De Meo nel corso della conferenza stampa in cui il piano è stato presentato -. Più che di una ripresa, si tratta di una profonda trasformazione del nostro business model. Abbiamo creato basi sane e solide per le nostre performance. Abbiamo razionalizzato le nostre operazioni, a cominciare dall’ingegneria, adeguando le nostre dimensioni quando necessario, riallocando le risorse verso i prodotti e le tecnologie ad alto potenziale. Questa maggiore efficacia alimenterà la nostra futura gamma di prodotti: tecnologici, elettrificati e competitivi. Tutto ciò alimenterà la forza dei nostri brand, ognuna con i suoi territori ben definiti e differenziati, responsabile della propria redditività e della soddisfazione dei propri clienti. Passeremo dall’essere un’azienda automotive che fa uso della tecnologia ad un’azienda tecnologica che fa uso delle auto per cui almeno il 20% dei redditi proverranno dai servizi relativi ai dati e dal trading dell’energia entro il 2030. Vi arriveremo progressivamente, avvalendoci delle risorse offerte da questa grande azienda, delle competenze e dell’impegno dei suoi collaboratori. Renaulution è un piano strategico “fatto in casa” che svilupperemo e realizzeremo allo stesso modo: collettivamente».
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