In Lombardia superiori al via O forse no
- Scuola senza pace. In Lombardia il Tar ha sospeso l’ordinanza della Dad quindi si deve tornare in classe. Ma dipenderà dai colori che verranno decisi per le Regioni. A Roma ieri manifestazione per chiedere il ritorno ma in sicurezza. Da lunedì i ragazzi delle scuole superiori in Lombardia potranno tornare, parzialmente, in classe. Recepita la sentenza del Tar, che ha sospeso l’ordinanza sulla didattica a distanza al 100% fino al 24 gennaio, la Regione si prepara a riaprire le aule, anche se ora c’è un nodo ben più complicato da sciogliere, quello dei nuovi dati del monitoraggio. Il rischio, piuttosto concreto, è che la Lombardia finisca in zona rossa, che di fatto chiuderebbe le scuole prima ancora di riaprirle. Secondo le disposizioni del Dpcm nelle zone rosse le scuole superiori e la seconda e terza media seguiranno le lezioni a distanza e non in presenza. E lunedì sarà il giorno del ritorno in classe anche per altre 5 Regioni. Si tratta di Lazio, Liguria, Molise, Piemonte e Puglia. Anche in questo caso ogni decisione dovrà però tenere conto del monitoraggio che sarà pubblicato oggi. Le superiori potranno tornare in aula, anche se la presenza degli studenti sarà limitata non più al 75%, come previsto in passato, ma al 50%, come dovrebbe essere indicato nel nuovo provvedimento del premier che entrerà in vigore domani. Per quanto riguarda Campania, Emilia Romagna e Umbria il rientro in classe è previsto per il 25 gennaio. Dureranno fino all’1 febbraio, invece, le lezioni a distanza in Friuli Venezia Giulia, Marche, Sardegna, Veneto, Calabria, Sicilia e Basilicata. In quattro regioni, invece - Valle d’Aosta, Toscana, Abruzzo e Trentino Alto Adige - le superiori sono già tornate in classe. In vista della ripresa, si stanno predisponendo piani ad hoc per il trasporto pubblico, attraverso anche l’utilizzo di bus turistici. Così come ha fatto il Lazio, che ha potenziato i propri servizi affittando mezzi privati in modo da poter incrementare l’offerta delle corse.