Ministero e Iss: la Gdf acquisisce materiali e dati
BERGAMO - Verificare se l’Italia e la Lombardia, la regione più colpita dalla prima ondata di Covid, non solo fossero dotate di un piano pandemico aggiornato, ma anche se quello esistent del 2017 e che si ipotizza fosse un copia-incolla del precedente del 2006, sia stato attuato mettendo in campo le misure previste. Per questo ieri la Guardia di Finanza di Bergamo ha effettuato, su delega del procuratore aggiunto Maria Cristina Rota acquisizioni di documenti cartacei e informatici negli uffici del Ministero della Salute, tra cui la direzione generale della Prevenzione e l’ufficio di Gabinetto, dell’Istituto Superiore di Sanità e nelle sedi dell’assessorato al Welfare lombardo, delle Ast di Bergamo e Milano e della Asst di Bergamo Est. Raccolte carte per far luce su quello che è il capitolo chiave dell’indagine per epidemia colposa.