Corriere dello Sport

Rebus per Pioli: solo i gol di Zlatan non bastano più

LO SVEDESE UNICO A TENERE IL PASSO DEI BOMBER DI A Ibra ha messo a segno 14 reti dopo di lui Kessie a 7 e Leao a 5

- Di Antonio Vitiello

pensa già al riscatto

LEAO

HERNANDEZ

REBIC

CALABRIA

SAELEMAEKE­RS

ROMAGNOLI

KALULU

CASTILLEJO

CALHANOGLU

HAUGE

DIAZ 7 5 4 4 2 2 1 1 1 1 1 1

La forte flessione che ha investito il Milan nelle ultime settimane viene ben rappresent­ata dai numeri dell’attacco, un reparto che si è inceppato proprio nel momento più importante dell’anno. Il Milan esce dal confronto con Spezia e Inter con un bilancio allarmante di zero reti segnate e ben cinque subite, e soprattutt­o nel 2021 la formazione di Stefano Pioli ha subito già quattro sconfitte in campionato in appena nove partite. La squadra è arrivata a febbraio dopo mesi di sforzi mentali e fisici e ora sta pagando un calo fisiologic­o, che l’ha portata a essere più vulnerabil­e in difesa ma soprattutt­o inefficace in attacco. Chi segna al Milan se non lo fa Ibrahimovi­c? I giocatori offensivi a disposizio­ne di Stefano Pioli quest’anno non hanno avuto un grande feeling con il gol, basti pensare che uno degli elementi di maggiore qualità, come Hakan Calhanoglu, ha segnato appena una rete in serie A. Il turco ha compensato le mancanze in zona gol con assist e suggerimen­ti per i compagni (è anche il giocatore che ha colpito più pali), ma è sintomo di un attacco che fa fatica ad incidere.

CHI SEGUE ZLATAN. Solo Ibrahimovi­c

regge il passo di Ronaldo, Immobile e Lukaku, con 14 reti in appena 13 presenze. Infatti lo svedese ha una media di un gol ogni 75 minuti, meglio delle punte di Inter e Juve, ma è secondo a Luis Muriel dell’Atalanta, la cui media è di una rete ogni 53 minuti. Ibrahimovi­c nonostante sia vicino alla soglia dei 40 anni è ancora il trascinato­re del Milan in termini realizzati­vi, e alle sue spalle c’è una sorpresa. Al secondo posto come miglior realizzato­re c’è Franck Kessie a sette gol, l’uomo più decisivo dal dischetto. Sul gradino più basso del podio invece il portoghese Rafael Leao, che spesso in questa stagione ha alternato diverse posizioni e ha sempre trovato la via del gol. L’ex Lille è stato schierato esterno sinistro, punta al posto di Ibra e qualche volta anche trequartis­ta. Ad oggi è il terzo marcatore della squadra con cinque reti, una in più di Rebic e Theo Hernandez. Il terzino sinistro ha lo stesso numero di reti della punta croata, ma con maggiori presenze. Rebic invece ha sofferto prima un lungo infortunio e poi il Covid, e spesso alterna prestazion­i convincent­i ad altre meno buone. Impression­ante il dato degli esterni a destra nel tridente offensivo, ovvero Castillejo e Saelemaeke­rs, che insieme raggiungon­o solamente tre reti.

COSA CAMBIARE? Ibrahimovi­c è l’unico ad avere una media gol di rilievo, dunque Stefano Pioli potrebbe modificare l’assetto tattico per rendere la manovra offensiva meno prevedibil­e. Dopo un anno sempre al massimo ora gli avversari del Milan hanno cominciato a trovare le misure e per Pioli potrebbe essere arrivato il momento di studiare moduli alternativ­i, inserire giocatori fin qui poco utilizzati o i rinforzi del mercato. Mario Mandzukic potrebbe concedere l’occasione di giocare a due punte e occupare meglio l’area di rigore, e allo stesso tempo concedere riposo a chi non attraversa un periodo brillante.

Mandzukic in campo l’alternativ­a per dare peso all’attacco: modulo a due punte

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ANSA Zlatan Ibrahimovi­c, 39 anni attaccante svedese

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