La Reggina in cima ai sogni di Folorunsho
Il centrocampista grande sorpresa della gestione Baroni che lo ha cambiato non solo tatticamente Con l’avvento del tecnico fiorentino l’ex napoletano è diventato un vero leader. «Salvezza subito e poi la A»
«Dieci gol per volare in A. Intanto sono a quota 5». Sembra questo il messaggio lanciato da Michael Folorunsho. Mamma italiana e papà nigeriano, Folo è nato a Roma 23 anni fa. Infinita passione per il pallone e primi passi al Savio. Poi, la Lazio che lo porta in biancazzurro per l’under 17 e 19. Simone Inzaghi lo guarda, lo indica e gli predice un futuro importante. E lui, Folo, come lo chiamano i compagni, o Fattorusso, come lo indicano i suoi appassionati sostenitori, ricorda che «Inzaghi ha sempre parlato bene di me. Dal mister sempre grande sostegno». Ma il feeling con la Lazio finisce quando il centrocampista si trasferisce a Francavilla. Due stagioni e poi l’assalto del Napoli che impegna quasi un milione di euro pensando al futuro degli azzurri ed alle plusvalenze societarie. Quindi, il trasferimento al Bari dove, dopo 16 partite , non riesce ad incidere, a trovare spazio e conferme. Torna a Napoli per un mese prima di trovarsi in amaranto. Folo è il primo calciatore della campagna acquisti della Reggina appena tornata in B. Ricorda Massimo Taibi. «È stato il calciatore giovane che ho segnato in tutti i miei appunti. Ne ho parlato con Giuntoli, ds napoletano, e il ragazzo è arrivato da noi».
TAIBI. Perché la Reggina ha puntato su un giovane che non aveva fatto bene a Bari? «Mi ha impressionato da subito - ricorda il ds Reggina - Era reduce da un infortunio ed aveva ripreso con una forza impressionante. Si faceva valere in ogni zona del campo. Interno di centrocampo, in appoggio agli attaccanti,aiuta i difensori, forte sulle fasce con una straordinaria propensione a chiudere le azioni offensive». L’ambiente, il gruppo, Baroni. Chi lo aiuta? «Tutti. È bravo, umile, determinato. Poi, è di una simpatia travolgente. Il suo accento romano ti colpisce. Baroni sta lavorando bene con il ragazzo aiutandolo a migliorare sotto ogni aspetto». Il Napoli lo rivuole a fine campionato. Il Genoa è uscito allo scoperto. La Reggina cosa farà? «Abbiamo provato, in tanti modi, ad acquistarlo. Il suo valore alto lo ha impedito. Vorremmo trattenerlo ancora un anno, almeno».
FIGLIO DEL SANT’AGATA. Folorunsho sta bene in città. Al Sant’Agata è spesso al centro dell’attenzione con la sua simpatia. In campo, il suo rendimento cresce gara dopo gara. «Con un Folo così, sempre in forma e la sua capacità di aiutare la squadra ed incidere sul risultato, non si può che confermarlo sempre», il pensiero di Marco Baroni. Ed a stretto giro di posta il calciatore risponde al suo allenatore con un sincero «mister Baroni ha fatto crescere molto la mia autostima. Siccome crede in me io rispondo con un grandissimo impegno». Centrocampista atipico, o a tutto campo. Per dirla con Taibi: «È un ragazzo che si applica molto pur rimanendo vincolato alla sua semplicità. È umile. Ci sta sorprendendo molto». E ieri, dopo la bella prova con gol, il 5º in 21 gare affiancando Liotti, si è allontanato dalla città per ritrovare energie con una gita in montagna. Ma ha voluto mandare un messaggio ai tifosi. «Voglio rendervi fieri di me», la promessa su Instagram.
CENTROCAMPISTA GOLEADOR. Intanto con la rete messa a segno contro il Pordenone, Folorunsho ha guadagnato posizioni nella speciale graduatoria dei centrocampisti goleador della B. È salito al terzo posto alle spalle del duo Valoti (Spal) e Gargiulo (Cittadella), appaiati con 7 reti. Ma l’obiettivo rimangono i 10 gol. Per avvicinarsi alla A lasciando, magari con qualche lacrima, la Reggina che l’ha accolto bene e lo sta aiutando a crescere per accompagnarlo sino in cima ai suoi sogni.
Il ds Taibi lo coccola «Abbiamo provato ad acquistarlo. Lui è un trascinatore»