L’Avellino ha numeri da B ai playoff
L’ESPERTO TECNICO HA PLASMATO UN GRUPPO CHE VOLA
Dieci e lode: imbattibile l’Avellino negli ultimi 10 turni, con 8 vittorie e 2 pareggi all'attivo, per un totale di 26 punti e l’invidiabile media di 2,6 punti a partita. Un rendimento da scudetto perché neppure l’Inter, capolista in serie A, è riuscita a fare altrettanto, conquistando 23 punti in 10 gare frutto di 7 successi e 2 pareggi, oltre alla sconfitta contro la Sampdoria.
Nel 2021, poi, l’Avellino ha fatto meglio di tutti. Evitando irriverenti paragoni con formazioni di A oppure della serie cadetta, restando quindi nella categoria di competenza, l’inarrestabile squadra avellinese, dall’inizio del nuovo anno solare, ha registrato numeri da record. L'Avellino ha fatto addirittura meglio della capolista Ternana che nel 2021 ha ottenuto 22 punti (7 vittorie e un pareggio) saltando la gara non giocata a Potenza per la neve che ricopriva il terreno del “Viviani”.
Negli altri due gironi di Lega Pro, da inizio anno, le capolista Como (girone A) e Padova (girone B) hanno collezionato 21 punti ciascuna: 7 vittorie e 2 sconfitte per i lariani, 6 vittorie e 3 pareggi per la formazione veneta di Mandorlini.
SECONDA IN TUTTO. Con un filotto del genere è stato facile accomodarsi sulla poltrona d’onore, alle spalle della Ternana, scavalcando Bari che, dopo avere battuto l’Avellino con un mortificante 4-1, da quel 20 dicembre ha raggranellato 13 punti (3 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte), la metà di quelli conquistati nello stesso periodo dagli irpini autori del sorpasso a tutta velocità.
Il rendimento degli ultimi 10 turni ha consentito all’Avellino di essere secondo alla Ternana anche per numero di punti in casa (26 rispetto ai 33 degli umbri) e fuori casa (29 la Ternana, 24 per Avellino e Bari), per numero di reti realizzate (63 gli umbri, 41 gli irpini), come pure per le gare vinte (19 Ternana e 15 Avellino) nonchè per la differenza reti (27 per gli umbri e 20 per gli avellinesi).
SVOLTA. Con 26 punti nelle ultime 10 gare, rispetto ai 24 ottenuti nelle precedenti 25 partite, appare evidente il cambio di passo dell’Avellino avvenuto appena è stato consentito all’allenatore di svolgere il suo lavoro, senza condizionamenti. In avvio di stagione, infatti, Braglia s'era ritrovato con una rosa risicata di giocatori, con l’organico completato solo a campionato in corso. C’era poi stata una pessima gestione sanitaria, con un numero rilevante di Covid nel gruppo tesserati. Quando è stato finalmente possibile disporre dell’organico al completo, s'è rivelato agevole gestire l’Avellino per il tecnico specialista in promozioni dalla Lega Pro, che ha puntualmente ottenuto le attese risposte dai suoi giocatori.