Alfa Romeo e Giovinazzi salto in un nuovo futuro
L’obiettivo è colmare il gap dalla Alpha Tauri prima del 2022, quando tutto potrebbe cambiare
Il 2021 è un anno particolarmente importante per l’Alfa Romeo di Formula 1, ma in questo caso sarebbe meglio chiamarla Sauber. Nessuno infatti può immaginare come si chiamerà nel 2022, e quali piloti la guideranno al posto di Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi, sicché a un incontro tanto importante con la novità, la squadra vuole presentarsi con credenziali ben migliori rispetto al terz’ultimo posto del 2020 e agli otto punticini iridati (erano 57 nell’anno precedente).
Ci vuole una macchina diversa, e questa è stata svelata ieri online da Varsavia, casa dello sponsor. Curiosamente l’erede della C39 si chiama C41, perché il progetto intermedio siglato C40 nacque quando era previsto che le nuove macchine a effetto suolo sarebbero state varate quest’anno; poi tutto fu rinviato al 2022, e la Sauber per non confondersi con i carteggi fece slittare quella sigla e usò quella successiva, C41 appunto.
IL DISTACCO. La vettura nella sua mutezza, senz’ancora avere emesso un vrum, dice una cosa piuttosto chiara: se l’anno scorso le cose sono andate male, la colpa è più della Ferrari che nostra. Nessuno ha pronunciato queste parole ieri, ma ci sono segnali eloquenti: 1) l’intero posteriore è stato mantenuto nella sua filosofia costruttiva generale, segno che i tecnici ai comandi di Jan Monchaux lo ritengono valido; 2) i due gettoni di sviluppo sono stati usati tutti per rivoluzionare l’anteriore, differenziandolo dal musone largo stile Ferrari (e Haas) 2020 per somigliare di più a un muso stretto Mercedes o McLaren (ma in realtà adottato a maggioranza); 3) poi c’è l’attesa di una power unit di Maranello più potente rispetto a quella deficitaria dello scorso anno, e indispensabile per far funzionare la nuova aerodinamica.
Sono attesi almeno trenta cavalli in più con i quali Alfa Romeo-Sauber dovrebbe fare un salto di qualità, erodere punti all’Alpha Tauri che lo scorso anno l’ha preceduta in classifica (e non di poco: 107-8) puntando dunque a un posto da protagonista nel cosiddetto midfield, il centrocampo della Formula 1. Basterà? Non è ancora dato saperlo. Bastano le forme e questa livrea rossa e bianca per definirla una macchina davvero molto bella, ma non siamo al concorso d’eleganza di Villa d’Este.
La vasta componente italiana del team svizzero è chiamata a un esame determinante per il futuro. S’è detto dei motori Ferrari, ma cosa farà Alfa Romeo a fine anno, quando scadrà il contratto di sponsorizzazione voluto a suo tempo da Sergio Marchionne? La Sauber sarà Alfa anche nel 2022? Non è detto perché l’accordo oggi in vigore fu firmato dal gruppo FCA, che non esiste più. C’è Stellantis ora, e un nuovo amministratore delegato (Carlos Tavares, per la cronaca amico ed estimatore dell’attuale team principal Frédéric Vasseur), e nuove logiche di marketing che potrebbero, per dire, sostituire Alfa Romeo con Citroën o con DS o con un altro tra i venti marchi del nuovo impero. O il rapporto potrebbe anche essere interrotto. Vedremo.
PILOTI ALLA SVOLTA. Guidando questa bella e speriamo competitiva Alfa Sauber, i due piloti dovranno dare una strambata (scusate, è l’effetto della vittoria di Luna Rossa) alla loro carriera: possibile che Kimi Raikkonen molli a fine anno quando ne avrà 42, e Antonio Giovinazzi è all’ultima stagione sotto l’ala protettiva della Ferrari.
Il guaglione pugliese deve rendersi indipendente e mostrarsi leader per poter approdare altrove, mentre Maranello in virtù dell’accordo di fornitura delle power unit e di altra tecnologia (un contratto che viaggia su piani completamente separati rispetto alla sponsorizzazione Alfa Romeo) avrà sempre quel sedile a disposizione. In linea teorica, nel 2022, il prossimo della fila dovrebbe essere il russo Robert Shwartzman.
Ma stiamo correndo troppo e questo è un compito della C41, che domani metterà la ruote in pista a Barcellona per cento chilometri di filming day.
«Non avremo con noi tante persone della Ferrari, forse tre, ma con Maranello sappiamo di poterci aiutare a vicenda»
Frédéric Vasseur, n.1 del team
«Siamo in un’area ancora buia, con cambiamenti che avranno un impatto Confido che la C41 possa farci fare un bel passo avanti»
Kimi Raikkonen, pilota
«Scoprire una nuova vettura è esaltante: questa è l’Alfa più bella del mio triennio in F.1, spero sia anche la più veloce»
Antonio Giovinazzi, pilota
«Con meno test, sono sempre più importanti i giorni al simulatore E qualche volta guiderò la macchina nei test del venerdì»
Robert Kubica, terzo pilota
Kimi sembra alla sua ultima stagione Domani filming day: 100 km al Montmelò