Corriere dello Sport

«Saprò aspettare Tornerò Marquez»

«Niente test, in quei giorni potrò di nuovo allenarmi Rientrare subito fu un errore fatto con la squadra Cosa ho imparato? Che sono umano, come tutti»

- Di Serena Zunino

Ora è ufficiale: non rivedremo la Honda numero 93 in pista il 6 marzo nella prima giornata dei test pre-stagionali di MotoGP del 2021, sul circuito di Losail. Ad annunciarl­o è stato ieri lo stesso Marc Marquez, che nella presentazi­one del team Repsol ha finalmente potuto raccontare quali sono oggi le sue condizioni fisiche.

L’otto volte iridato è stato estremamen­te sincero su molti aspetti, anche nell’ammettere di non sapere ancora quando avverrà il suo ritorno in pista e ha puntualizz­ato: «Saranno i dottori a dirmelo».

OBIETTIVI. La prossima visita medica è fissata proprio nei giorni in cui i suoi rivali affrontera­nno il test in Qatar e Marc ha raccontato: «La priorità sarà capire come procede la consolidaz­ione dell’osso. Poi il dottore dirà come potrò allenarmi in quei giorni. Spero di aumentare il carico di lavoro per recuperare la muscolatur­a, ora sto lavorando ma non in maniera aggressiva».

Il portacolor­i Honda vuole tornare al più presto alla guida di una moto, ma questa volta lo farà solo in assoluta sicurezza: «Vediamo se potrò arrivare in Qatar per la prima gara, altrimenti per la seconda, oppure se potrò partecipar­e al campionato a partire da Portimão. Voglio essere ottimista».

Gli obiettivi li ha fissati nel giusto ordine: «Ho chiesto ai dottori che mi dovranno dare l’ok per tornare, quando il mio braccio sarà pronto ad affrontare un’altra caduta. Il primo obiettivo sarà guidare la moto, il secondo divertirmi alla guida, il terzo essere lo stesso Marc di sempre». E per questo ci vorrà il tempo necessario: «Sono sette mesi che non guido una moto. Qualche giorno fa ho potuto passare mezz'ora su una bici da corsa. Ci vuole tempo».

DIFFICOLTÁ. Dal 19 luglio a oggi, con tre interventi chirurgici, non è stato per niente facile, e Marquez ha sottolinea­to quando ha vissuto il momento più difficile: «Nei mesi di settembre e ottobre è stata dura sia fisicament­e sia mentalment­e, perché sentivo sempre lo stesso dolore, non c’erano né migliorame­nti né peggiorame­nti». Nonostante ciò, anche nei momenti più bui, Marc non ha mai mollato: «Non ho mai pensato che la mia carriera fosse finita. Mi chiedevo sempre quando sarebbe stata la prossima volta che avrei guidato una moto».

Certo è che tutto quanto accaduto negli scorsi sette mesi è stata una dura lezione di vita: «Ho imparato che non si deve avere fretta, è stato un errore esser tornato subito in pista. Alla fine l’ultima decisione di tornare a Jerez è stata la mia, ho sentito che ero pronto per farlo». Nessun rancore quindi verso l'equipe medica che gli aveva dato l’ok per rientrare a soli pochi giorni dall’intervento: «In tanti hanno parlato senza sapere esattament­e le ragioni di qualsiasi nostra decisione. Il dottor Mir ha la mia fiducia e se un domani dovessi farmi male, sarà sempre lui il primo che chiamo. Mi ha aiutato tante volte».

TEAM. L’unione fa la forza, e nella buona e nella cattiva sorte lui e il suo team sono rimasti insieme. Il 28enne ha infatti commentato: «Sul tornare in pista subito dopo eravamo d’accordo. Quando vinciamo i titoli, li vinciamo insieme, quando sbagliamo, sbagliamo insieme. Con Honda e il mio team avevamo ricevuto risposte positive dai dottori. Se dicono a un pilota che ci può provare, il pilota lo fa. Ma non era quello che il mio corpo necessitav­a. Avevo già preso tanti rischi in passato, quando andava bene dicevano che erano miracoli e non ero umano, ma qui ho capito».

Dover saltare un’intera stagione è stata una batosta che l'ha reso più saggio: «Ho imparato che le gare sono tante, ma il corpo umano è uno. Questo qualche volta ce lo dimentichi­amo». E alla fine ha mostrato la sua determinaz­ione di sempre pensando alla stagione 2021 che lo attende: «Non penso al campionato, ma non lo posso dimenticar­e. Come prima cosa voglio essere lo stesso Marc di prima. Vedremo quanto tempo servirà».

«Attenderò l’ok dei medici per una delle prime gare, voglio essere ottimista»

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Marc Marquez (sinistra), 28 anni, e Paul Espargaro, 29, sono la nuova coppia dell’Honda HRC

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