Corriere dello Sport

Quegli undici Superman all’università della vela

Scopriamo i campioni di Luna Rossa che ci fanno sognare la Coppa Gestione dello stress, carattere, spirito di squadra: per venire scelti non basta essere ottimi velisti

- Di Emanuela di Mundo

Patrizio Bertelli, patron di Luna Rossa, ha il merito di aver forgiato i migliori velisti del mondo. In oltre vent’anni di sfide si è formata la crema della nostra vela. Quella che, dopo aver combattuto i match per la Louis Vuitton Cup e la Coppa America, hanno portato il loro know-how in centinaia di altri team, contribuen­do ad innalzare il livello tecnico dei velisti azzurri, ora apprezzati in tutto il mondo. Far parte del team della Luna nazionale vuol dire avere la volontà di sottoscriv­ere “la carta” di Max Sirena: «Questa coppa è da vincere adesso. Questa coppa ci spingerà oltre i limiti. Ogni giorno sarà la nostra ossessione e la nostra maledizion­e. Questa coppa sarà il sogno più grande e l’incubo più bello...».

Parole impegnativ­e. alle quali da tre anni seguono azioni ancora più dure, allenament­i infiniti, notti insonni e sveglie all’alba. Non importa il ruolo, ognuno deve spingere al massimo perché la vela è un affare di squadra: si vince e si perde tutti insieme. «Ogni singola attività di ogni persona incide sul risultato finale. Un’impiombatu­ra fatta male come un post sbagliato su un social può avere delle conseguenz­e sul lavoro di tutto il gruppo e anche sul risultato finale» dice lo skipper riminese.

NEW GENERATION. La squadra di Luna Rossa è formata da oltre cento persone, una vera famiglia che vive insieme da tre anni a Cagliari, tra chi ha deciso di abitare sulla spiaggia nell’area di Quartu e chi ha scelto il centro cittadino. Ma tutti lì, gomito a gomito ogni giorno, con i bambini che vanno a scuola e una strana vita senza orari e senza fine settimana, che scorre fino a quando è il momento di spostarsi tutti con le famiglie ad Auckland.

All’ormai inossidabi­le coppia della vela Bertelli-Sirena si deve l’operazione New Generation (da cui esce il grinder Matteo Celon), per dare una prospettiv­a di continuità a Luna Rossa e far crescere i campioni di domani. In nove su 80 sono entrati nel team per le abilità tecnico-sportive, per la capacità di gestire lo stress, il carattere, la capacità di condivider­e con il gruppo. Ben oltre ciò che riguarda capire il vento, avere intuito, essere il miglior tattico o stratega. Sirena ripete come un mantra che il successo è di tutta la squadra.

MULTISPORT. Ma chi sono gli undici uomini a bordo, tutti incassati nei corridoi laterali? Solo di tre vediamo il volto, dei due timonieri Francesco “Checco” Bruni e James Spithill, e di Pietro Sibello, l’unico che si sposta durante le manovre. Degli altri spunta solo il casco, perché sono intenti a “girare” i grinder per generare l’energia necessaria per la regolazion­e delle vele. Bruni è alla sua quinta America’s Cup, quarta con Luna Rossa. Nel suo palmares ci sono 7 titoli mondiali, 5 europei e 15 italiani su Laser, Star e 49er. Primo nel ranking mondiale Isaf di match race nel 2011, ha all’attivo tre Olimpiadi ed è vicecampio­ne del mondo nel Moth. L’australian­o Spithill è alla sua settima America’s Cup, la seconda con Luna Rossa. E’ il più giovane skipper ad aver vinto il trofeo (2010 e 2013), nonché autore della più clamorosa rimonta della storia dello sport: da 1-8 a 9-8 a San Francisco, al timone di Oracle e a spese proprio di New Zealand. Pietro Sibello, alla sua seconda Coppa America con Luna Rossa, in coppia con il fratello Gianfranco è stato uno dei timonieri più forti al mondo sul 49er, con tre bronzi mondiali e un titolo europeo. Al suo attivo anche due campagne olimpiche: Atene 2004 e Pechino 2008.

Ma a bordo non ci sono solo velisti. Tra i grinder ben tre uomini che provengono dal canottaggi­o: Nicholas Brezzi, già bronzo iridato juniores sul 4 con e campione del mondo di coastal rowing. E dodici volte tricolore. Romano Battisti vogava con Alessio Sartori sul doppio agento all’Olimpiade di Londra 2012, prima di approdare alla vela. Emanuele Liuzzi è stato bronzo sull’otto azzurro ai Mondiali di Sarasota (2017). Enrico Voltolini, ingegnere nautico, è stato un eccellente nuotatore fino ai 19 anni, poi s’è dedicato alla vela e ha conquistat­o un europeo Star, mentre Gilberto Nobili è stato strappato alla canoa fluviale.

Sirena ha pescato ovunque: ci sono ex canottieri, canoisti persino un nuotatore

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