Quegli undici Superman all’università della vela
Scopriamo i campioni di Luna Rossa che ci fanno sognare la Coppa Gestione dello stress, carattere, spirito di squadra: per venire scelti non basta essere ottimi velisti
Patrizio Bertelli, patron di Luna Rossa, ha il merito di aver forgiato i migliori velisti del mondo. In oltre vent’anni di sfide si è formata la crema della nostra vela. Quella che, dopo aver combattuto i match per la Louis Vuitton Cup e la Coppa America, hanno portato il loro know-how in centinaia di altri team, contribuendo ad innalzare il livello tecnico dei velisti azzurri, ora apprezzati in tutto il mondo. Far parte del team della Luna nazionale vuol dire avere la volontà di sottoscrivere “la carta” di Max Sirena: «Questa coppa è da vincere adesso. Questa coppa ci spingerà oltre i limiti. Ogni giorno sarà la nostra ossessione e la nostra maledizione. Questa coppa sarà il sogno più grande e l’incubo più bello...».
Parole impegnative. alle quali da tre anni seguono azioni ancora più dure, allenamenti infiniti, notti insonni e sveglie all’alba. Non importa il ruolo, ognuno deve spingere al massimo perché la vela è un affare di squadra: si vince e si perde tutti insieme. «Ogni singola attività di ogni persona incide sul risultato finale. Un’impiombatura fatta male come un post sbagliato su un social può avere delle conseguenze sul lavoro di tutto il gruppo e anche sul risultato finale» dice lo skipper riminese.
NEW GENERATION. La squadra di Luna Rossa è formata da oltre cento persone, una vera famiglia che vive insieme da tre anni a Cagliari, tra chi ha deciso di abitare sulla spiaggia nell’area di Quartu e chi ha scelto il centro cittadino. Ma tutti lì, gomito a gomito ogni giorno, con i bambini che vanno a scuola e una strana vita senza orari e senza fine settimana, che scorre fino a quando è il momento di spostarsi tutti con le famiglie ad Auckland.
All’ormai inossidabile coppia della vela Bertelli-Sirena si deve l’operazione New Generation (da cui esce il grinder Matteo Celon), per dare una prospettiva di continuità a Luna Rossa e far crescere i campioni di domani. In nove su 80 sono entrati nel team per le abilità tecnico-sportive, per la capacità di gestire lo stress, il carattere, la capacità di condividere con il gruppo. Ben oltre ciò che riguarda capire il vento, avere intuito, essere il miglior tattico o stratega. Sirena ripete come un mantra che il successo è di tutta la squadra.
MULTISPORT. Ma chi sono gli undici uomini a bordo, tutti incassati nei corridoi laterali? Solo di tre vediamo il volto, dei due timonieri Francesco “Checco” Bruni e James Spithill, e di Pietro Sibello, l’unico che si sposta durante le manovre. Degli altri spunta solo il casco, perché sono intenti a “girare” i grinder per generare l’energia necessaria per la regolazione delle vele. Bruni è alla sua quinta America’s Cup, quarta con Luna Rossa. Nel suo palmares ci sono 7 titoli mondiali, 5 europei e 15 italiani su Laser, Star e 49er. Primo nel ranking mondiale Isaf di match race nel 2011, ha all’attivo tre Olimpiadi ed è vicecampione del mondo nel Moth. L’australiano Spithill è alla sua settima America’s Cup, la seconda con Luna Rossa. E’ il più giovane skipper ad aver vinto il trofeo (2010 e 2013), nonché autore della più clamorosa rimonta della storia dello sport: da 1-8 a 9-8 a San Francisco, al timone di Oracle e a spese proprio di New Zealand. Pietro Sibello, alla sua seconda Coppa America con Luna Rossa, in coppia con il fratello Gianfranco è stato uno dei timonieri più forti al mondo sul 49er, con tre bronzi mondiali e un titolo europeo. Al suo attivo anche due campagne olimpiche: Atene 2004 e Pechino 2008.
Ma a bordo non ci sono solo velisti. Tra i grinder ben tre uomini che provengono dal canottaggio: Nicholas Brezzi, già bronzo iridato juniores sul 4 con e campione del mondo di coastal rowing. E dodici volte tricolore. Romano Battisti vogava con Alessio Sartori sul doppio agento all’Olimpiade di Londra 2012, prima di approdare alla vela. Emanuele Liuzzi è stato bronzo sull’otto azzurro ai Mondiali di Sarasota (2017). Enrico Voltolini, ingegnere nautico, è stato un eccellente nuotatore fino ai 19 anni, poi s’è dedicato alla vela e ha conquistato un europeo Star, mentre Gilberto Nobili è stato strappato alla canoa fluviale.
Sirena ha pescato ovunque: ci sono ex canottieri, canoisti persino un nuotatore