La frustrazione di Immobile Lewandowski è la sentenza
Primo classificato contro secondo della scorsa Scarpa d’Oro: a imporsi è il polacco Sotto gli occhi di Klose, seduto in tribuna, il bomber del Bayern conquista la scena. Il capitano biancoceleste ha provato a cambiare marcia nel secondo tempo, ma Boateng
Ciro Immobile
(31 anni) ieri è rimasto a secco. In questa stagione è andato a segno 19 volte 90 0 1 0 2 0 1 0% 0 1 2
Un gol del poker, altri due sfiorati, potenza e prepotenza devastanti. La notte degli uomini d’oro ha detto Lewandowski, un castigo di Dio. E’ stato premiato come Player of the match dall’Uefa. Il Pallone d’Oro non l’hanno assegnato, sarebbe stato suo assieme al Grande Slam. Ieri gli hanno consegnato un mini-pallone stellato. Vanaglorioso, si è messo in posa per i flash. Lewa è il tiranno della Champions, campione del mondo e spaziale. Da un anno gli dei hanno scelto lui come socio privilegiato dei loro capricci. L’unico a soffiargli un titolo è stato Ciro Immobile, intestatario della Scarpa d’Oro 2020. Non è poco essere il capocannoniere da battere. E’ Ciro il detentore, è Lewandowski lo sfidante. Immobile ha potuto vantare la supremazia ieri, nella notte dei bomber performer vissuta da capitano della Lazio. Una notte però troppo pesante anche per le sue spalle, chiusa senza colpo ferire.
IL PRIMO TEMPO. Immobile contro Lewa nella stessa sera e nello stesso stadio, sotto gli occhi di Miro Klose (in Tribuna Stampa). Appena cominciata, è finita. Che non fosse la notte giusta s’è capito dall’inizio in picchiata. Lewandowski, impetuoso, ha iniziato a imperversare subito. Si defilava a sinistra, ronzava dalle parti di Patric. S’accentrava preparandosi a fulminare Reina. Dopo un liscione volante a porta vuota (al minuto 6, su assist di Kimmich), l’ultrabomber del Bayern ha scartato Pepe (al 9’). L’ha aggirato col destro, l’ha bucato col sinistro, in allungo. E’ stato suo il gol che ha spezzato l’equilibrio e i sogni della Lazio, un pugno in faccia a tutti. Reina è finito infilzato allo spiedo per il passaggio arretrato di Musacchio, divenuto un assist per il polacco, ha ringraziato per il cadeau. Commettere errori così significa far spallucce al tiranno polacco. Il Bayern ha alzato un muro di spalle, gomiti e stinchi, ci è andato a sbattare Immobile. I tedeschi, impavidi, hanno assorbito con nonchalance i tentativi d’assalto di Ciro, risucchiato nei reparti incollati di Flick, tra le grinfie di
Boateng e Alaba. Non ce l’ha fatta a incidere, neppure camuffandosi da rifinitore, quando ha cercato di lanciare gli esterni di centrocampo o Correa.
I NUMERI. A fine primo tempo i numeri hanno detto questo. Nessun tiro nello specchio per Immobile, un tiro respinto (alla fine saranno due), due fuorigioco. Lo score di Lewa: un gol, due tiri nello specchio. E poi un cross errato per entrambi. Immobile è apparso nervoso, i suoi assalti sono stati concitati, impazienti, frustrati. In certe notti soffre la pressione. Storceva la bocca in segno di disappunto, di insoddisfazione, per la disillusione. Si è scosso dopo l’intervallo, ci ha provato al 62’, con un tiro da fuori che non ha sorpreso Neuer. Lewandowski s’è rivisto dopo un periodo di pausa, quasi per rappresaglia. Si è involato verso la porta di Reina, è stato atterrato da Escalante (giallo). S’è rialzato e dopo poco ha addomesticato un pallone in area, sembrava una piuma per come l’ha stoppato orientandone
MINUTI
GOL
TIRI NELLO SPECCHIO
TIRI FUORI
TIRI RESPINTI
CROSS RIUSCITI
CROSS NEGATIVI % CROSS RIUSCITI
ASSIST
OCCASIONI CREATE
FUORIGIOCO la traiettoria, da terra ha colpito di sinistro, in giravolta. Ai gol e ai punti ha vinto Lewandowski, i tiri nello specchio sono diventati 3. Ciro è salito a uno.
LA CELEBRAZIONE. Immobile resta il Mister Gold della Lazio, si godrà a vita la vittoria su Lewandowski dell’agosto scorso, quando lo sorpassò nella classifica della Scarpa d’Oro (36 gol contro 34). «Festeggeremo la sua vittoria, stiamo organizzando una grande manifestazione, chiaramente in una location istituzionale importante che diventa emblematica per tutta Roma, in questo momento Immobile rappresenta la città. Non è da tutti vincere la Scarpa d’Oro, soprattutto con la concorrenza spietata di Lewandowski», è l’encomio fatto da Lotito nel prepartita, prepara una grande cerimonia in Campidoglio. Ciro non perde il trono, l’attenzione, la fama. Ieri gli hanno portato via la notte, non ancora la corona di bomber europeo. Ai monumenti di Roma non si toglie il piedistallo.