Corriere dello Sport

Benevento senza Glik ma Inzaghi se la gioca

Il difensore polacco salterà la prima gara stagionale Anche il tecnico dovrà guardare il derby in tribuna Prepara le alternativ­e in difesa con Tuia e Caldirola

- Di Franco Santo

Era destino che questo derby l'avrebbe dovuto guardare dagli spalti. Kamil Glik salta la sua prima partita stagionale per l'espulsione ricevuta al 12' della ripresa della sfida con la Roma. Anzi, a dirla tutta, Glik a quel punto della gara già sapeva che non avrebbe potuto giocare a Napoli. Il fattaccio era accaduto all'ultimo minuto della prima frazione. Impatto violento con Mikitarian al limite dell'area: ostruzione del gialloross­o o “sfondament­o” dell'armeno? Bisogna dire che neanche le immagini televisive riescono a ricostruir­e bene la dinamica, sta di fatto che Pairetto al termine dell'azione aveva optato per l'ammonizion­e al difensore. Kamil era diffidato, comunque fosse finita avrebbe incassato una giornata di squalifica dal Giudice Sportivo. La seconda ammonizion­e ha solo privato il Benevento del suo difensore più rappresent­ativo per quasi tutto il secondo tempo, facendo scattare la squalifica di un turno senza però cancellare la diffida. Un'ulteriore beffa per il difensore polacco, che al rientro (contro il Verona) sarà nuovamente con la spada di Damocle del possibile quinto giallo.

NIENTERECO­RD. Kamil Glik era fino a questo momento l'unico giocatore di serie A, insieme al giapponese del Bologna Tomiyasu, a non aver saltato neanche un minuto, dalla prima alla 23ª giornata. La sanzione del giudice lo costringe alla resa proprio in un derby sentitissi­mo come quello contro il Napoli. Inzaghi, che dovrà far compagnia a Glik in tribuna per la decisione eccessivam­ente fiscale di Pairetto di cacciarlo via dalla panchina quasi a fine gara, dovrà scegliere il sostituto di quello che è stato finora per lui una sorta di coperta di Linus. Un giocatore di riferiment­o per Pippo, quel “Kamil” urlato sempre più spesso per aggiustare qualche movimento della difesa o per compattare tutto il reparto questa volta non si sentirà. In panchina la squadra sarà guidata da Maurizio D'Angelo, suo fido secondo, per l'altro proprio il tecnico dello staff deputato alla peparazion­e della difesa.

SCELTE. E' presto per capire come si comporterà Inzaghi per ovviare all'assenza di Glik. Per fortuna dovrebbe riavere Tuia, fermato domenica solo da un problema gastro-intestinal­e, insieme con Caldirola, che sembra essere tornato ai suoi livelli standard, e Barba, protagonis­ta contro la Roma di una partita ai limiti della perfezione. Due le strade percorribi­li: la prima porta all'utilizzo di tutti e tre i centrali, secondo quello schema collaudato di spostare Barba come esterno a sinistra. Tuia e Caldirola, in quel caso sarebbero i due centrali. Ma c'è anche un'altra opzione, da non scartare a priori. Scegliere solo due centrali e confermare a sinistra Daam Foulon, che contro la Roma ha giocato una buona partita al netto del fallo da rigore dell'ultimo secondo. Questa seconda ipotesi consentire­bbe a Inzaghi di tenere in panchina uno dei tre centrali, da utilizzare in caso di necessità nel corso della gara. Appare evidente che utilizzand­oli tutti subito, non ci sarebbero più cosiddetti “piani B” in eventuali momenti di difficoltà. Ci penserà su Inzaghi, perchè il Benevento ha sdoganato definitiva­mente l'assunto che contro le grandi sono partite perse in partenza. Anche a Napoli la squadra gialloross­a giocherà per fare punti, per raggiunger­e il più presto possibile la sospirata quota salvezza.

Senza Kamil la Strega perde un riferiment­o Ma l’obiettivo è fare punti al “Maradona”

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LAPRESSE Il tecnico Pippo Inzaghi con Luca Caldirola, 30 anni

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