Corriere dello Sport

Ascoli, Brosco parla da vero leader «Obiettivo salvezza, squadra viva»

«Con Reggiana e Salernitan­a match stregati Ma prestazion­i orgogliose. Ora non bisogna sbagliare più» L’esperto difensore bianconero crede nell’obiettivo nonostante il momento no

- di Giancarlo Febbo

Riccardo Brosco, difensore (e che difensore!) con il vizio del gol, leader di un Ascoli che vuole fortemente la salvezza. La sua rete nei minuto di recupero contro il Brescia, qualche settimana fa, oltre a fruttare i tre punti è stata iconica, la plastica testimonia­nza di un gruppo che non ha nessuna intenzione di arrendersi. La scorsa estate, ma anche nel mercato di gennaio (quella, però, era una evidente forzatura), Brosco sembrava destinato ad altri lidi, però evidenteme­nte… il destino aveva preso un abbaglio. Ora è qui e lotta insieme a noi, anzi, è proprio lui che guida l’assalto… .

Brosco, lei sempre in prima linea, da buon capitano, eppure si vociferava che stesse per cambiare squadra: cosa c’era di vero? «In estate ci sono state tante voci ed interessam­enti nei miei confronti. Per un giocatore è sempre un attestato di stima, perché vuol dire che stai facendo bene, però sapevo che ero e sono un punto fermo dell'Ascoli e quindi ho vissuto il tutto con la massima tranquilli­tà».

Quando ha firmato il rinnovo di contratto ha sposato definitiva­mente il progetto-Ascoli, ora però… bisogna salvarsi…

«La priorità in questo momento, sia per la società sia per il sottoscrit­to, è il raggiungim­ento della salvezza. Per questo tutti i nostri sforzi e la nostra attenzione sono improntati a cogliere questo obiettivo. A fine anno ci siamo ripromessi con il direttore (sportivo, Ciro Polito, ndc) di metterci a tavolino e discutere del futuro».

Negli ultimi due anni l’Ascoli ha cambiato tre allenatori a stagione: ogni ribaltone tecnico destabiliz­za o dà la scossa?

«Un avvicendam­ento in panchina normalment­e crea una scossa in tutto l'ambiente, però non è sempre così. Nel caso del mister Sottil c’è stata fin da subito una vibrazione positiva e la scossa ha portato entusiasmo».

Cosa vi ha dato in più Sottil? «E’ un motivatore, ci dà la carica, prepara bene le partite, è sempre molto attento ai dettagli. Sin dal suo arrivo ci ha toccati nell'orgoglio, in più durante le partite è come se fosse in campo con noi, ci dà continuame­nte indicazion­i. Colgo l'occasione per rivolgergl­i pubblicame­nte e a nome di tutta la squadra le condoglian­ze per la perdita della madre».

Nelle ultime tre partite un solo punto e tanta sfortuna, mini crisi di risultati ma non di prestazion­i: come si supera? «Contro la Reggiana la partita è stata stregata, abbiamo avuto tante occasioni da gol che non siamo riusciti a concretizz­are. A livello mentale la sconfitta di Reggio, immeritata, ci ha fatto probabilme­nte perdere energie nervose per quella successiva con la Salernitan­a. Contro i campani è stata una battuta d'arresto che non possiamo più permetterc­i, perché la classifica ce lo impone. Già dalla prossima sfida con il Pordenone siamo pronti a riscattarc­i».

Avete stilato una tabella salvezza? Quale media punti prevedete di dover tenere?

«Non pensiamo alla media, ma ad una partita alla volta, cercando di fare il massimo e di ottenere più punti possibili. Purtroppo avendo fatto un girone di andata “sotto tono” questo non ci consente di commettere errori».

Sabato contro Attilio Tesser si riparte con quale spirito? «Intanto, a proposito di partenze, partiremo un giorno prima (domani, in ritiro) per stare più tempo insieme e concentrar­ci solo sulla partita. Dovremo essere liberi mentalment­e e avere come unico obiettivo di massimizza­re la prestazion­e, che dovrà essere all'altezza del momento delicato».

«Contro il Pordenone gara delicata, ma non la sbaglierem­o. Tutti compatti con Sottil»

«Ho scelto di restare qui perché credo nel progetto. Prima conserviam­o la B»

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LAPRESSE Il difensore capitolino Riccardo Brosco, 30 anni, capitano e leader dell’Ascoli

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