La Red Bull fa paura Mondiale nel mirino
La RB16B evoluzione della vettura vincente di fine 2020: la coppia Verstappen-Perez va all’attacco
Rinnovate ambizioni nel segno della continuità tecnica: si è rivelata ieri la nuova Red Bull per il Mondiale che partirà il 28 marzo. La RB16B non è troppo diversa dalla vettura che l’ha preceduta nel 2020: appare piuttosto un’evoluzione (da qui l’uso della B nella sigla) della RB16 dello scorso anno, capace di chiudere al secondo posto il Mondiale costruttori alle spalle della Mercedes.
Una posizione che gli austriaci vorrebbero migliorare andando a battersi con la Stella tedesca, ma non sarà facile: l’obiettivo del team che ha al comando Christian Horner rimane comunque tornare a dominare in Formula 1 come non capita dal 2013. Per darsi una maggiore spinta nell’attacco a Mercedes, la Red Bull ha rafforzato la coppia dei piloti, affiancando al confermatissimo Max Verstappen un tipo competitivo e duro come Sergio Perez.
NUOVA HONDA. La coppia potrà contare sulla power unit Honda tutta nuova: una novità inizialmente progettata per il 2022, ma che si è deciso di anticipare di dodici mesi per avere più potenza, anche in vista dell’addio dei giapponesi alla fine della stagione. Com’è noto, dal prossimo anno Red Bull erediterà quelle power unit e le gestirà in proprio.
La Red Bull è stata dunque la quarta scuderia ad aver sollevato il velo dalla nuova auto del 2021. Ma è anche l’unica fin qui ad averla presentata in maniera puramente tecnica e quasi distaccata, in assenza dei piloti, limitandosi a condividere con la platea di spettatori online un comunicato in cui «si auspica di sfruttare il momento positivo iniziato nel 2020 per lottare per il titolo mondiale». Dopo gli scatti fotografici, da oggi la nuova monoposto sarà in pista a Silverstone per cento chilometri di filming day.
Saranno ancor più legittime le ambizioni della nuova Red Bull, cresciuta molto nel corso dell’ultima stagione, se saprà essere meno imprevedibile e più guidabile rispetto all’ultima vettura. L’obiettivo dichiarato è essere subito competitivi, e non dover scontare come un anno fa un gap di mezzo secondo al giro nei primi GP stagionali, poi colmato nel finale dopo aver risolto problemi di correlazione tra simulatore e pista.
Gli austriaci puntano a essere frequentatori assidui del podio e lottare per le vittorie, migliorando il record di due successi del 2020 (Silverstone e l’ultima gara ad Abu Dhabi). Puntando su Verstappen che a 23 anni è in cerca della definitiva consacrazione dopo aver ampiamente dimostrato il suo talento (ma anche qualche limite nella gestione tattica della gara).
NUOVA COPPIA. In questo senso sarà interessante verificare l’affiatamento con il nuovo compagno di squadra, Perez, chiamato a sostituire Alex Albon. Se l’anno scorso il pilota olandese si era trovato quasi sempre a inseguire le Mercedes da solo, con Albon perennemente attardato, quest’anno a Milton Keynes ci si aspetta un aiuto diverso da parte di Perez, in gara sicuramente, ma anche nello sviluppo della vettura nel corso della stagione. Reduce dalla sua migliore stagione in carriera (vittoria in Bahrain), a 31 anni il pilota messicano – dopo otto stagioni al volante della Force India/Racing Point e un intermezzo con la McLaren – ha nuovamente una grande occasione.