Gli errori politici frenano anche il mercato europeo
Il mercato dell’auto in Europa nel mese di gennaio è stato pari a 842.835 immatricolazioni rispetto a 1.134.898 del gennaio dello scorso anno perdendo un quarto dei volumi, anche nei principali mercati. La Spagna ha perso la metà rispetto allo scorso anno e molto male sono andate anche Gran Bretagna e Germania, rispettivamente a -39,5% e -31,1%, mentre la Francia invece ha tenuto perdendo solo il 5,8%. L’Italia, come sappiamo, ha perso ma meno degli altri, con un -14% rispetto al gennaio 2020. Il risultato italiano tuttavia dipende dagli incentivi lanciati in gennaio, soprattutto per la fascia di emissioni 61-135 g/km di CO2, che corrisponde alle vetture più vendute e per le quali sono stati stanziati incentivi modesti per quantità che andranno esauriti presumibilmente in marzo. A quel punto resteranno soltanto gli incentivi per le auto elettriche che oggi nel nostro Paese rappresentano una quota di nicchia. In Europa, la vendita di vetture elettrificate è in aumento come in Italia ma in proporzioni maggiori. Rimane aperto in Europa come in Italia il problema di fondo che le Istituzioni non hanno ancora affrontato con un programma strutturato. Le Case auto stanno concentrando gli investimenti in nuove vetture, soltanto sulle elettrificate e si inizia a vedere qualcosa anche per quelle a idrogeno, sempre alimentate da un motore elettrico dove però il carburante non sono i chilowattora, ma l’idrogeno. Le istituzioni hanno introdotto dei limiti molto sfidanti di emissioni medie per le nuove immatricolazioni. Per rispettare questi limiti il percorso più ovvio è rappresentato dai motori elettrici. Esiste però un collo di bottiglia alla diffusione delle elettriche, ovvero i punti di ricarica rapida e la loro diffusione sul territorio europeo, così da affiancare e poi sostituire le pompe di benzina tradizionali. Finché gli utenti avranno l’ansia della ricarica, la diffusione di automobili elettriche sarà limitata. In Italia il Governo ha istituito il Ministero della transizione ecologica, ottima idea. Le Case Auto stanno facendo la loro parte, le istituzioni sono in ritardo. Qualcosa non quadra, in questo modello. Le Istituzioni europee introducono limiti e penali ma non hanno un solido programma di diffusione dei punti di ricarica.