Corriere dello Sport

Malagò: «Delega allo sport a persona competente» E gli atleti scrivono a Draghi

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ROMA - Un chiaro segnale al Governo dallo sport italiano. Anzi, un doppio segnale. Il primo lo lancia Giovanni Malagò, presidente del Coni, al termine della Giunta Nazionale. Il riferiment­o è alla scelta del sottosegre­tario a cui sarà affidata la delegata allo sport, quella che una volta era nelle mani di Giorgetti, oggi ministro dello sviluppo economico. «Deve essere una persona competente. Nomi ne leggiamo tantissimi, aspettiamo», ha commentato ieri Malagò. «Mi pare che questa legislatur­a abbia più o meno due anni davanti. Se arriva una persona che non conosce la materia - ha aggiunto - per quanto possa avere competenze di alto livello in altri settori, oggettivam­ente non c’è tempo. E fra meno di cinque mesi siamo a Tokyo, fra meno di undici a Pechino poi ci sono Milano-Cortina e la situazione del Coni».

Nel frattempo le associazio­ni degli atleti e delle atlete (calciatori, pallavolis­ti, giocatori basket, rugbisti e ciclisti) hanno inviato al presidente del Consiglio, Mario Draghi, una comunicazi­one congiunta in merito alla riforma dello Sport, esprimendo «profonda preoccupaz­ione» riguardo la prossima scadenza dei decreti attuativi della legge delega 86/2019, chiedendo un pronto intervento al fine di approvare nei tempi previsti tali decreti, in scadenza il 28 febbraio. «Pur rassicurat­i» dalle parole dello presidente Draghi in merito alla funzione dello sport e all’impegno preso per garantire i necessari sostegni a tutti gli operatori del settore - e in attesa della scelta di un referente per lo Sport all’interno della compagine governativ­a - nella lettera firmata da Aic, Aip, Giba, Air e Accpi si chiede al premier di approvare nei tempi previsti i decreti. «Provvedime­nti - si spiega - che contengono elementi innovativi ed essenziali per tutti gli operatori sportivi del Paese e garantireb­bero importanti diritti alle atlete e agli atleti e agli altri lavoratori del settore, anche attraverso politiche e risorse dedicate a tutte le associazio­ni sportive al fine di garantire la piena sostenibil­ità del sistema sportivo. La loro eventuale mancata approvazio­ne sarebbe, di fatto, una grande occasione persa e un notevole danno per tutte le atlete e gli atleti - conclude la lettera - e per tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo e la crescita del mondo sportivo italiano, che da sempre attende riforme che non possono più essere procrastin­ate».

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ANSA Il premier Mario Draghi

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