Reina: Ci servirà per crescere
Reina: «Quando commetti degli errori contro una squadra così forte vieni punito. Abbiamo pagato anche questa nostra inesperienza»
Se proprio doveva cadere l'imbattibilità, il fatto che questo avvenga per mano dei campioni in carica (e freschi vincitori del Mondiale per Club) rende il tutto solo leggermente meno amaro per la Lazio. Che si presentava a questo match da imbattuta in Champions League, proprio come i ben più blasonati rivali. Un cammino impeccabile aveva portato la Lazio agli ottavi, ma di fronte al Bayern Monaco non ha potuto far altro che piegarsi. Sarebbe servita una prestazione perfetta per tentare l'impresa, sperando al contempo in una prova opaca degli avversari. Invece i biancocelesti hanno sbagliato troppo e i tedeschi, implacabili, hanno colpito e infierito, come spiegato da Reina: «La loro pressione è stata fatta bene e dall'inizio, noi abbiamo commesso qualche errore tecnico di troppo nel palleggio e nei passaggi, per provare a prendere una posizione di vantaggio e superare la prima linea di pressing. Questo è il nostro modo di giocare, a volte paga, altre no, lo sappiamo. Certo che quando si è in difficoltà, a volte giocare due-tre palloni lunghi per cambiare la frenesia della partita ci farebbe bene. Ci potrebbe consentire di evitare degli sbagli. Perché quando questi accadono contro una squadra così forte vieni punito. A questo livello funziona così».
ESPERIENZA. A incidere, probabilmente, anche l'inesperienza della
Lazio in Champions League: «Siamo una squadra che da vent'anni non giocava la fase finale di questo torneo. Ci sono ragazzi che hanno disputato pochissime partite in questa competizione. E davanti a noi c'era il Bayern, cioè la squadra più forte al mondo. Quando si sbaglia l'approccio alla partita contro questi rivali lo paghi a caro prezzo. Per quanto ci fossero voglia e grinta prima del fischio d'inizio, poi tutto questo devi metterlo in campo e fare di tutto per non commettere degli errori. Se ti spari nel piede da solo, poi è chiaro che tutto vada in salita dall'inizio. La squadra non è abituata e diventa complicato recuperare una partita del genere. Si tratta di sfide che non c'entrano niente con il campionato. Abbiamo pagato anche questa inesperienza». E adesso la testa deve subito andare sul campionato, per evitare che la delusione per questo risultato possa incidere anche lì: «Dobbiamo essere bravi - ha continuato Reina a mettere questa partita alle spalle, perché con il momento di forma che avevamo nelle ultime settimane non possiamo permetterci di farci condizionare. Si può sbagliare contro una squadra come il Bayern, ma abbiamo l'obbligo di ripartire subito».
LOTITO. Prima della partita, il presidente Lotito aveva sottolineato l'importanza di affrontare un avversario del blasone del Bayern Monaco, a prescindere dal risultato: «Ha un gran significato perché certifica la crescita intrapresa dal 19 luglio 2004, quando rilevai il club. Confrontarsi con la squadra che ha vinto il Mondiale per Club vuol dire che stiamo percorrendo un tragitto che mi auguro possa proseguire nel tempo. Il nostro modello, con le dovute proporzioni, è simile a quello dei tedeschi». Poi su Inzaghi: «Non ci sono mai state tensioni. Confronti dialettici sì, come avviene in una famiglia tra padre e figlio. Le mie considerazioni le faccio con un dialogo stimolante, per fare sempre meglio».
«Mettiamoci questa gara alle spalle: non possiamo farci condizionare»