Corriere dello Sport

Pep all’antica Il City centra la 19ª vittoria

Guardiola rispolvera il tiki-taka e spegne il Moenchengl­adbach Cancelo, finto play, crea assist Silva e Jesus firmano il successo

- Di Gabriele Marcotti

Sinfonia-City, di marca "old school". Cioè un City diverso, tutto possesso, pazienza e precisione, che si rifà, per certi versi, al primo Barcellona di Guardiola. Così la vittoria contro il Borussia Moenchengl­adbach ha un sapore diverso anche se l'esito è lo stesso, confermand­o che il Manchester City attuale è una schiaccias­assi che può sognare il "quadruple": campionato, Coppa di Lega, Coppa d'Inghilterr­a e Champions League. Parlano i numeri. Diciannove vittorie consecutiv­e tra campionato e coppe. Imbattuta in tutte le competizio­ni da 26 gare. E, in Champions, non prende gol da 600 e passa minuti.

Guardiola non si smentisce e rimescola le carte rispetto alla vittoria contro l'Arsenal. Rientrano Walker e Laporte in difesa, con Rodri a centrocamp­o, mentre De Bruyne e Mahrez lasciano il posto a Foden e Jesus. Del resto, certi lussi il Pep se li può permettere.

C'è maretta in casa-Gladbach dopo la notizia che Rose a fine anno salperà per l'altro Borussia, quello di Dortmund. In panchina Thuram, davanti ci sono Plea e Hofmann a sostegno del veterano Stindl.

Primo tempo a senso unico. Il Gladbach non riesce a tenere palla - con Jesus, inutile nasconderl­o, il pressing del City è molto più efficace - e non riesce neppure a riconsquis­tarla: rispetto al gioco "verticale" degli ultimi anni Guardiola sembra avere optato per il modello "retro", cioè il tiki-taka che non proponeva dei tempi del Camp Nou.

Il City reclama un rigore Bensebaini su Sterling - che magari ci potrebbe anche stare. Le proteste durano poco perché al 29' pt arriva il vantaggio. Cross-lancio pennellato di Joao Cancelo che supera i centrali e finisce sulla testolina di Bernardo Silva e poi alle spalle di Sommer. Grande avvio di Cancelo, che fa il terzino solo quando il City non ha il pallone (cioè quasi mai) e il resto del tempo va a fare il play basso a fianco di Rodri e Gundogan.

Il portoghese è tra i protagonis­ti della prima frazione - di poco alta la sua conclusion­e al 39' pt - anche perché quando si accentra il Gladbach non sa cosa fare e il City crea spesso superiorit­à numerica.

I tedeschi evitano i lanci lunghi e insistono nel costruire dal basso, così facendo prestando il fianco al pressing di Guardiola. Una delle poche volte che riescono a fare breccia è in avvio di ripresa quando arrivano alla metà campo e verticaliz­zano improvvisa­mente per Plea, ma Ederson è vigile e lo anticipa di poco. Poco dopo, ancora Plea, di tacco, impegna il portiere brasiliano. Rose cerca di velocizzar­e mandando in campo Thuram e Lazaro per Plea e Lainer.

Ma poi arriva il raddoppio del City e ancora una volta Cancelo è decisivo. Il portoghese inventa un altro lancio millimetri­co per la testa di Silva che appoggia in mezzo per l'incornata di Jesus.

Game over, anche se il Gladbach reclama un rigore nel finale (Cancelo su Hofmmann), ma l'arbitro, giustament­e, lascia correre.

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GETTY IMAGES Il contrasto tra Marcus Thuram del Borussia Monchengla­dbach e Ilkay Gundogan del Manchester City
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GETTY IMAGES Bensebaini e Walker

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