Nerazzurri dalla testa vincente
È LA SQUADRA IN SERIE A CON PIÙ GOL, UNDICI, SULLE PALLE ALTE
Quello di Lautaro, contro il Milan, è stato solo l’ultimo della lista. E con quel sigillo, il primo del derby, il totale dei gol di testa, per l’Inter, è salito a 11 e nessun’altra squadra in serie A è riuscita a fare meglio. Anzi, nei 5 principali campionati europei, soltanto il Montpellier supera i nerazzurri con 12 incornate vincenti. La verità è che quando si mettono insieme certi numeri, non c’è più nulla di casuale. E vista la configurazione della rosa nerazzurra, non si sbaglia a definirla una vera e propria “batteria aerea”. Il top nella graduatoria interista, con 3 centri, è proprio il “Toro”, che, per la verità, non avrebbe proprio le caratteristiche della specialista. Alla fine, però, non è detto che sia tutta questione di fisico: contano pure senso della posizione e tempismo, che poi sono peculiarità dell’argentino. Per eventuali referenze chiedere a Crotone e Atalanta, ovvero le altre squadre “punite” di testa da Lautaro.
SPECIALISTI IN DIFESA. Insieme al “Toro”, a quota 3, c’è pure D’Ambrosio. Ed è ancora più significativo visto che l’ex-granata non è più un titolare ed è stato pure fuori per infortunio. Le sue acrobazie, però, sono state pesanti, visto che hanno regalato la vittoria con la Fiorentina e il sorpasso sul Cagliari, chiudendo anche i conti con il Genoa, avversario proprio di domenica prossima. Skriniar, invece, almeno per il momento, si è fermato a 2 incornate, contro Verona e Roma. E pensare che, dopo la sua prima stagione nerazzurra, conclusa addirittura con 4 prodezze, lo slovacco era rimasto a secco nelle 2 successive. Al suo posto ci aveva pensato De Vrij, un frequentatore delle aree avversaria sin dai tempi della Lazio. L’olandese, però, in questo campionato ha “timbrato” una sola volta, per di più inutilmente, visto che la sua prodezza non è servita ad evitare la sconfitta con la Sampdoria. Significativo, però, che in 3 difensori abbiano prodotto ben 6 reti, più della metà. Per completare l’elenco non restano che i nomi di Perisic, con la spizzata che è valsa il pari con il Parma, e, soprattutto, di Vidal, che con un perentorio stacco ha dato il là all’entusiasmante successo sulla Juventus.
GLI ASSENTI. La curiosità piuttosto è che manchi la testa di Lukaku. Attenzione, però, perché Big Rom non è da considerare uno specialista assoluto. E’ vero che dentro l’area sa fare la differenza con il suo fisico, ma è quando riesce a sprigionare la sua potenza in corsa che diventa immarcabile. Ad ogni modo, le 4 incornate dello scorso campionato non possono essere dimenticate. E allora c’è da credere che prima o poi anche lui si aggiungerà alla lista. Tornando ai difensori, l’altro assente è Bastoni, che proprio nel torneo passato aveva lasciato il suo segno (di testa) 2 volte.
Il Toro e D’Ambrosio i più prolifici (3 reti) mentre Lukaku è ancora a secco