Il 3-5-2 di Semplici ha un cuore da Ninja
No alle rivoluzioni, serve fiducia E Nainggolan al centro del gioco
Prende forma il Cagliari di Semplici. Nella doppia seduta di ieri il tecnico ha iniziato con i suoi primi concetti, cercando di cambiare il meno possibile ma provando a metterci del suo. Corsa, pressing a tutto campo e grande lavoro sulle corsie esterne, il tutto condito dal 3-5-2 che diventa lo schema di riferimento.
LA SCOSSA. Per prima cosa sarà necessario ridare fiducia ad un gruppo che sembra averla smarrita da tempo. Contestualmente il tecnico toscano dovrà lavorare sulla voglia di riscatto. L’aspetto mentale, infatti, sarà decisivo per iniziare la corsa verso la salvezza. Sarà un percorso difficile e tutto in salita, ma con i mezzi a disposizione della rosa rossoblù il traguardo non è impossibile. A patto che, ovviamente, il trend cambi da subito perché non c’è più tempo da perdere. Ecco perché Semplici ha iniziato subito a lavorare sulla mentalità, con delle peculiarità che possano portare a fare la differenza. Per prima cosa, considerato che al momento il reparto che preoccupa maggiormente è quello offensivo, l’allenatore dovrà mettere in condizione le punte di ritrovare la via del gol. In questa chiave avrà un ruolo importante Joao Pedro che, con uno schieramento a due punte, vedrà avanzare ulteriormente il suo raggio d’azione. Il brasiliano, accanto ad un altra punta che sarà individuata in uno tra Simeone o Pavoletti, avrà il compito di risvegliare l’intero reparto. A cambiare, però, dovrà essere il modo di schierarsi in campo e soprattutto di aggredire gli avversari, con particolare riferimento alla fase offensiva.
LE ALTERNATIVE. Nessuna preclusione per sistemi di gioco alternativi, anche perché sarà fondamentale entrare immediatamente in sintonia con il gruppo al quale sarà necessario dare grande serenità, pur con una situazione di classifica molto delicata. Intanto, però, Semplici punterà su quanto già funziona, come la difesa a tre che dopo una lunga rincorsa, sembra aver trovato finalmente la sua dimensione. Godin al centro del reparto è ormai una garanzia - pur con la sbavatura di Torino che è costata la partita così come Rugani. E per completare il reparto è stato rispolverato Ceppitelli che ha preso il posto al giovane Walukiewicz per una retroguardia che ha acquistato in esperienza e qualità. A fare la differenza, però, dovrà essere la mediana che oltre a fare filtro, sarà chiamata a ribaltare velocemente l’azione per mettere le punte in condizione di creare occasioni per segnare. Operazione per la quale potrebbe tornare utile un Nainggolan che, pur arretrato in cabina di regia ma protetto da Nandez e Marin, avrà modo di fare la differenza cercando le punte o smistando il gioco sugli esterni dove Zappa a destra e Lykogiannis a sinistra dovranno assicurare spinta costante e attenzione in fase di non possesso, per un Cagliari che vuole voltare pagina e tornare a vincere.