«Tiger è vivo per miracolo»
Parla il vice sceriffo che per primo ha soccorso Woods dopo il terribile incidente I medici: «Frantumate le ossa della gamba destra» È ancora presto per dire se potrà tornare a giocare
«Davvero fortunato a uscirne vivo». Lo ha detto senza incertezze Carlos Gonzalez, il vice sceriffo che per primo ha soccorso Tiger Woods, in una conferenza stampa tenuta a Lomita, trenta minuti a sud di Los Angeles, qualche ora dopo il pauroso incidente che martedì mattina, poco dopo le 7 locali, ha visto coinvolto il 15 volte vincitore di un major. Gonzalez è stato il primo a raggiungere il golfista intrappolato, ma cosciente, nel proprio Suv (un Genesis GV80 2021) a Rancho Palos Verdes. «Come ti chiami?» gli ha chiesto, l’aveva comunque riconosciuto subito. «Tiger» la risposta. Poi l’arrivo di vigili del fuoco e paramedici e la corsa in ospedale per essere sottoposto a intervento chirurgico, durato diverse ore.
Woods, 45 anni, vincitore di 82 tornei PGA, è stato portato in sala operatoria per quelle che i medici hanno definito «significative lesioni ortopediche» alla gamba e caviglia destra. E quando in Italia erano già le 9.30 di ieri mattina, sull’account Twitter del campione è apparso il comunicato del dottor Anish Mahajan, primario ad interim del Harbour-UCLA
Medical Center: «Frantumate le ossa di tibia e perone destro (cioè rottura in più di due parti; ndr) con fuoriuscita attraverso la pelle, oltre ad altre fratture nella caviglia e nel piede che hanno richiesto l’innesto di viti e perni. Paziente cosciente e reattivo».
Troppo presto per dire se potrà tornare sul green, di sicuro il recupero sarà lungo e particolarmente faticoso.
VELOCITÀ. Ma si sono aggiunte anche testimonianze riguardo proprio ai momenti che hanno preceduto lo schianto. «Era agitato e impaziente e ha quasi investito il regista...». Così la troupe di un popolare sitcom (“Grown-ish”), alloggiata al Terreana Resort, lo stesso che ospitava Woods, ha raccontato quello che era successo poco prima dell’incidente. Poi lo shock nell’apprendere l’accaduto. Woods, che era in ritardo, si stava recando all’appuntamento con due stelle della NFL, i quarterback Drew Brees (New Orleans) e Justin Herbert (LA Charger). Secondo i poliziotti che lo hanno soccorso non mostrava segni di assunzione di alcol, narcotici o antidolorifici ed è stato annunciato che Tiger non sarà accusato del reato di guida pericolosa. «Viaggiava a una velocità relativamente superiore al normale (nella zona il limite è quasi 73 kmh; ndr) - ha spiegato Alex Villanueva, sceriffo della contea di Los Angeles E’ un tratto con curve in discesa che ha un’alta frequenza di incidenti. Non c’erano segni di slittamento o frenata, l’auto ha colpito lo spartitraffico, distrutto il cartello con la scritta “Welcome to Rolling Hills Estate”, si è ribaltata più volte invadendo le due corsie che vanno in senso opposto, ha colpito un marciapiede e un albero prima di fermarsi su un fianco a decine di metri dalla carreggiata: per un niente il veicolo ha evitato un palo della luce». Nessun dubbio nemmeno per lo sceriffo: «Un miracolo sia sopravvissuto».
«Da campione quale sei combatti per i tuoi figli e per il mondo Per te amore e preghiere»
Il tweet postato da Mike Tyson, ex campione del mondo dei pesi massimi
«Se c’è una cosa che abbiamo imparato in questi anni è che non bisogna mai dare per vinto Tiger»
Il messaggio di Barack Obama, ex presidente degli Stati Uniti