Corriere dello Sport

Scardina: Prego sempre il Signore Soffrivo, mi ha aiutato solo lui

«Tra tante difficoltà personali e la morte di mio nonno, il 2020 mi ha comunque insegnato tanto»

- Di Giacomo Rossetti

Daniele Scardina non è il divo dipinto da molti, ma un atleta che ama profondame­nte il pugilato, una persona umile che si scusa in anticipo «di sembrare fiacco al telefono, ma è a causa della dieta ferrea sotto match».

Scardina, che anno è stato il 2020 per lei?

«Una parola: scuola. Ho imparato tantissimo, tra difficoltà personali, momenti duri causati dalla perdita di mio nonno e dalla situazione Covid, lontananza dal ring… Avevo proprio bisogno di tornare sul quadrato».

Noncombatt­edasedicim­esi:pensa che il virus le abbia rubato un anno di carriera?

«Voglio prendere il 2020 come un anno in cui, anche se non ho combattuto, ho accumulato esperienza. Sono caduto e mi sono dovuto rialzare, ma so che ogni guerra viene al momento giusto».

L’attenzione per la sua vita sentimenta­le si è molto intensific­ata nell’ultimo anno: le ha dato fastidio?

«Io cerco sempre di essere chiaro con tutti, provando a tenere gli aspetti più intimi della mia vita solo per me».

Ci sono persone che non la identifica­no subito come un pugile con uno score vincente, ma più come un personaggi­o del mondo dello spettacolo. Si sente sminuito per questo?

«Che pensino ciò che vogliono: alla fine, sono io quello che deve dimostrare il suo valore sul ring, quello che si sacrifica tutti i giorni con diete e allenament­i. Sono io che devo portare a casa i risultati: se mi vogliono vedere come un simbolo, vorrei che almeno che fosse di speranza”.

L’impennata di fama è stata faticosa da gestire?

«Mi sento lo stesso di sempre, essere più famosi fa piacere ma penso che se sei ben deciso e con i piedi per terra, la fama non ti cambia. Guarda Canelo Alvarez: è il pugile più forte del mondo, è milionario, ma continua a mettersi in discussion­e tutti giorni».

Crede che ci sia molta invidia nei suoi confronti? Cosa odi del gossip che ha visto il suo nome accomunato a quello di Diletta Leotta? «Il gossip non mi fa arrabbiare, mi innervosis­co pochissimo, ma mi dà fastidio quando si inventano cose non vere sul mio conto. L’invidia è come l’amore: se sei invidioso di qualcuno è perché sotto sotto ti interessa quello che fa».

Vive a Miami da 6 anni, come si trova là?

«Benissimo: gli ultimi due mesi li ho trascorsi in Florida, ora sto trovando il giusto equilibrio tra Miami e Milano, che resta casa mia e che amo profondame­nte, come tutta l’Italia».

Cosa fa nella Magic City quando non si allena?

«La mia attività preferita è… andare per ristoranti! Vado spesso in un posto che si chiama Osteria Romana, ma anche da Sorbillo, la Piazzetta».

Qual è la situazione Covid a Miami per quanto riguarda ristoranti e palestre?

«E’ tutto aperto, i contagi sono tanti ma non diminuisco­no né salgono. La vita è quasi la stessa di prima, per strada non vedi mascherine, solo nei luoghi chiusi».

Rozzano le manca?

«Sempre, non è semplice stare lontano da casa e dalla famiglia. Per fortuna con me negli Usa c’è mio fratello Giovanni».

«Il gossip? Non mi arrabbio, ma mi innervosis­co se si inventano bugie»

Lei è cristiano evangelico: nell’ultimo anno ci sono stati momenti in cui la religione l’ha aiutata? “Prego tutti i giorni, mattina e sera: mi rivolgo al Signore anche ascoltando canzoni, quando mi sento solo o quando mi sento grato. Nel periodo di sofferenza peggiore della mia vita ho avuto supporto solo da Lui».

«La fama fa piacere, però se resti con i piedi per terra non ti cambierà mai»

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Daniele Scardina è nato a Rossano 28 anni fa
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