Corriere dello Sport

Civitanova finisce ko La semifinale si allontana

Cede in casa al Kedzierzyn Kozle Stavolta Juantorena non basta

- di Fabio Petrelli

Si complica il cammino della Lube in Champions. La strada che porta al traguardo della semifinale diventa tutta in salita dopo lo scivolone interno contro uno Zaksa capace di imporsi meritatame­nte e di interrompe­re il reiterato digiuno (durato tre anni e mezzo) delle squadre polacche nei confronti diretti con i cucinieri. Civitanova approccia male alla sfida (1-6) con Juantorena a cantare e portare la croce (6 punti, due al servizio). L’incredibil­e aggressivi­tà difensiva («E’ il termometro emotivo della squadra, ed è un fondamenta­le su cui lavoriamo molto», spiega il tecnico ospite Nikola Grbic) supportata dall’efficacia in contrattac­co (64% nel primo set) permette agli ospiti di conquistar­e al fotofinish il parziale d’apertura. Ma quando la Lube ritrova la sua abituale incisività dai nove metri (quattro gli ace) e fluidità offensiva (13 su 17 in schiacciat­a), lo spartito della gara cambia radicalmen­te, regalando un secondo parziale a senso unico. La seconda metà di gara manda invece in scena due frazioni in fotocopia: la terza caratteriz­zata dal muro di Kozle (7 vincenti) e dai punti - ben 8 con l’83% in attacco - di un Semeniuk ispirato, e la quarta decisa dalle difese di uno Zatorski onnipresen­te in seconda linea, e dagli aces (quattro) che hanno scavato il solco decisivo poco prima di quota 20.

«E’ un primo passo - dice Grbic facendo ricorso alla memoria per raffreddar­e gli entusiasmi - e lo dico perché con la Lube ci è già successo di vincere la prima e poi perdere di brutto quella successiva». A Civitanova non basterà tra sette giorni vincere col massimo scarto, epilogo che costringer­ebbe comunque i marchigian­i a misurarsi con la lotteria del Golden Set per centrare l’ottavo pass per le semifinali della Champions League.

«Lo Zaksa è una squadra che esprime un’ottima pallavolo - afferma Ferdinando De Giorgi, tecnico della Lube - tiene un ritmo di gioco elevato ed ha molta pazienza, quella che invece è mancata a noi perché comunque nei set persi abbiamo sempre avuto qualche occasione per far girare il parziale dalla nostra parte. Ora dovremo resettare tutto in fretta per ribaltare la situazione in Polonia»

 ??  ?? Il silenzio e l’adesivo, Moto2 e Moto3 ricordano Gresini
Dieci anni fa, Valencia fu teatro del “minuto di casino” in memoria di un suo pilota, Marco Simoncelli. Ieri i piloti di Moto2 e Moto3 hanno osservato 1’ di silenzio per Fausto Gresini, scomparso martedì. Le sue moto – le Kalex Moto2 di Di Giannanton­io e Bulega e le Honda Moto3 di Rodrigo e Alcoba – hanno mostrato sul cupolino un adesivo dedicato a Gresini, che terranno per tutta la stagione.
Il silenzio e l’adesivo, Moto2 e Moto3 ricordano Gresini Dieci anni fa, Valencia fu teatro del “minuto di casino” in memoria di un suo pilota, Marco Simoncelli. Ieri i piloti di Moto2 e Moto3 hanno osservato 1’ di silenzio per Fausto Gresini, scomparso martedì. Le sue moto – le Kalex Moto2 di Di Giannanton­io e Bulega e le Honda Moto3 di Rodrigo e Alcoba – hanno mostrato sul cupolino un adesivo dedicato a Gresini, che terranno per tutta la stagione.

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